Francesco Laporta vince il Big Green Egg German in un Challenge Tour sempre più azzurro
Grande vittoria di Francesco Laporta, che si è imposto con 281 (69 70 70 72, –7) colpi nel Big Green Egg German Challenge, e record per gli italiani in un Challenge Tour sempre più azzurro. Infatti nella storia del torneo è la prima volta che ottengono cinque titoli in una stagione in cui stanno dominando. I precedenti di Matteo Manassero (Copenhagen Challenge, Italian Challenge Open), Andrea Pavan (D+D Real Czech Challenge) e di Lorenzo Scalise (Kaskada Golf Challenge).
La soddisfazione del Presidente FIG Franco Chimenti: “Nessuno come l’Italia sul Challenge Tour 2023. Con quella di Francesco Laporta in Germania festeggiamo la quinta vittoria stagionale su questo circuito. Solo il Sudafrica, che però ha ospitato quattro tornei durante l’anno, può vantare questi numeri e risultati. Dopo la doppietta di Matteo Manassero e gli exploit di Andrea Pavan e Lorenzo Scalise, è arrivata la gemma di Laporta, un altro campione ritrovato.
Straripanti, non c’è altro aggettivo per definire le performance degli azzurri sul Challenge Tour. Sono risultati importantissimi, che arrivano a -68 giorni dal via della Ryder Cup di Roma. Nel 2024, sul DP World Tour, il massimo circuito continentale, torneremo a schierare tutti i nostri migliori giocatori. E’ il frutto di un lavoro che parte da lontano e che, finalmente, sta dando i suoi risultati”.
La gara – Sul percorso del Wittelsbacher Golfclub (par 72), a Neuburg an der Donau in Germania, Laporta, 32enne di Castellana Grotte (BA), ha firmato il terzo titolo sul circuito dopo i due nel 2019 (Hainan Open e Challenge Tour Grand Final) in cui ha fatto suo anche l’ordine di merito. Con un parziale di 72 (par) nel round conclusivo ha lasciato a un colpo il ceco Jiří Zuska, il tedesco Dominic Foos e gli inglesi Gary Boyd e Ashley Chesters, secondi con 282 (-6).
Il pugliese ha iniziato la sua volata vincente dal nono posto, passando per il sesto e poi per il terzo. Nel giro finale dopo un bogey ha recuperato con due birdie e poi ha chiuso la prima parte del percorso con un bogey per il parziale di 36 (par). Da quel momento il vincitore ha marciato in par e la scelta è stata vincente. In testa al gruppo, con già in club house Foos, che aveva fissato l’asticella a 282, è stata guerra di nervi con Zuska, Chesters, Boyd e, per qualche buca, anche con il finlandese Roope Kakko, poi sesto con 283 (-5). Alla buca 15 si sono ritrovati in vetta con “meno 7” Laporta, Boyd e Chesters, poi la decisione alla 16 quando i due inglesi si sono defilati con un bogey lasciandogli via libera.
Con il successo Laporta, che ha ricevuto un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro, è salito al 19° posto, recuperando 49 posizioni, nella Road To Mallorca (ordine di merito) che a fine anno concederà la ‘carta’ per il DP World Tour 2024 ai primi 20 classificati. Ora sono quattro i giocatori azzurri nella parte che conta questa graduatoria con gli altri tre tra i primi dieci: Manassero terzo, Scalise quinto e Pavan decimo.
Gli altri azzurri – Con un bel finale si sono portati all’11° posto con 286 (-2) Andrea Pavan, che ha raccolto punti preziosi per la money list, e Stefano Mazzoli, recuperando rispettivamente 26 e 36 posizioni. Subito dietro Renato Paratore, 20° con 287 (-1), e a premio anche Gregorio De Leo, 46° con 291 (+3), e Jacopo Vecchi Fossa, 61° con 294 (+6). Sono usciti al taglio Filippo Celli, 83° con 148 (+4), Lorenzo Gagli, 113° con 151 (+7), Giovanni Manzoni, 122° con 152 (+8), e Aron Zemmer, 127° con 153 (+9).
Da comunicato stampa FIG