Jon Rahm con un colpo di coda riprende il fuggitivo Lorenzo-Vera. Un birdie alla 18 contro un bogey e il vantaggio del francese nel gran finale della Race to Dubai sfuma dopo 53 buche. Per il 34enne di Biarritz, mai salito sul gradino più alto del podio nell’European Tour, un brutto colpo, visto che aveva sorprendentemente – ma con merito – tirato il gruppo nel DP World Tour Championship fin dall’avvio.
Rahm e McIlroy protagonisti
La terza giornata è stata segnata dal -7 di Rory McIlroy e dal -6 di Rahm, che sono volati alla caccia di Mike Lorenzo-Vera. Il francese si era difeso più che onorevolmente, con quattro birdie che gli consentivano di mantenere due colpi di vantaggio sullo spagnolo. Poi, come detto, è inciampato proprio davanti allo striscione d’arrivo, sull’intrigante par 5 che invita a recuperare almeno un colpo. Ma che può essere traditore, con quel suo sinuoso ostacolo d’acqua sul lato destro, che percorre tutta la buca e poi la taglia proprio davanti al green.
A 18 buche dalla fine, dietro il tandem di testa a -15, a due colpi McIlroy e a quattro Tommy Fleetwood. L’inglese non è andato oltre un -2 di giornata e quindi ha perso un paio di posizioni. A questi quattro sembra ridursi la lotta di domani per conquistare la vittoria, accompagnata da un sontuoso assegno da tre milioni di dollari. Più indietro il belga Thomas Pieter (-10) e il sorprendente svedese Marcus Kinhult (-9)
Cinque milioni verso la Spagna
Se domani a Jon Rahm dovesse riuscire il colpaccio, sarebbe anche trionfo nella classifica finale della Race to Dubai. E aggiungerebbe così anche un altro paio di milioni di euro al suo conto corrente. L’impresa sembra tutt’altro che impossibile, visto che il leader prima di Dubai è in piena crisi. L’austriaco Wiesberger dopo essere partito bene (tre birdie nelle prime otto buche), ha poi inanellato quattro bogey, di cui tre consecutivi, fra la 9 e la 13, riducendo al lumicino le speranze di vittoria nella RtD. Al momento comunque conserva il secondo posto dietro Rahm e davanti a Fleetwood, Lawry e Fitzpatrick, gli unici a poter ancora imporsi nella classifica stagionale.
La corsa dei tre azzurri
Guido Migliozzi si conferma ancora una volta il più in palla degli azzurri. Risale all’undicesimo posto con un magnifico giro in 68 colpi, illuminato da ben sei birdie e sporcato solo dal doppio bogey alla 4. Per lui, un meno 5 come score complessivo sui tre giorni.
Sempre sotto i suoi standard abituali Francesco Molinari, 32° con risultato generale in par, dopo un giro poco interessante in 73 colpi (+1). Nelle retrovie Andrea Pavan, 48°.