Nella notte italiana di sabato 28 gennaio si è concluso il Farmers Insurance Open sullo scenografico percorso di Torrey Pines (La Jolla, San Diego).
A vincere con un punteggio finale di -13 è stato Max Homa, che dopo aver recuperato ben cinque colpi su Sam Ryder (leader del torneo fino a sabato mattina), trionfa in questa avvincente edizione del Farmers Insurance Open.
Per Max Homa si tratta del suo sesto titolo sul PGA Tour , il quarto in California, sua terra d’origine.
Le dichiarazioni del vincitore
“Spero di non aver visto ancora il mio giorno migliore, né la mia giornata più bella su un campo da golf. Sono sicuro che ci saranno tanti altri giorni meravigliosi come oggi. Oggi però si tratta sicuramente di uno dei più belli della mia vita. Spero di sentirmi ancora così in futuro”.
Forse non tutti lo sanno, ma la carriera di Max Homa è stata fin qui molto altalenante, avendo tra l’altro solo 32 anni, infatti nella sua stagione più “demoralizzante”, come da lui stesso definita, (quella del 2017) retrocesse nel Korn Ferrey Tour, quindi la vittoria a Torrey Pines rende ancora più unica e speciale questa giornata.
Come dichiarato dalla moglie Lacey, che al momento della vittoria del marito, teneva in braccio il loro figlio di soli due mesi Cam Andrew, ha affermato. “Penso che se continui a lavorare duro come ha fatto mio marito, ti dimentichi anche delle difficoltà e dei brutti periodi. Per Max la cicatrice è rimasta per un po’ di tempo, ma ha sostituito quei momenti difficili con altrettanti momenti felici e da ricordare”.
Homa, grazie a questa bella vittoria, raggiunge la seconda posizione della FedExCup e la 15° posizione dell’Official World Ranking, raggiungendo i colleghi Rory McIlroy, Jon Rahm e Justin Thomas, tra i giocatori che hanno vinto più di sei tioli sul PGA Tour dal 2019 ad oggi.
Dopo i due anni passati sul Korn Ferrey Tour, ha vinto il suo primo titolo sul PGA Tour al Wells Fargo Championship nel 2019 a Quail Hollow, superando proprio Rory McIlroy. Ha poi vinto il Genesis Invitational del 2021 nella “sua” California, ospitato dal suo idolo Tiger Woods, con cui tra l’altro giocò i primi due giri dell’Open Championship della scorsa estate all’Old Course di St Andrews.
“Penso di aver una grande prospettiva per quanto riguarda il mio amore per questo sport. Ho visto un po’ di tutto in questi anni. Penso che ognuno di noi abbia la propria storia e le proprie lotte da affrontare. Sembrano tutte diverse, ma le gestiamo tutti nel modo che riteniamo più opportuno”.
Cronaca del torneo
Homa, che cominciava il suo quarto e ultimo giro con cinque colpi di ritardo dal leader Sam Ryder, grazie a un fantastico score di 66 (-6), frutto di sette birdie e un solo bogey nell’ultimo giro di sabato sul delicato e impegnativo percorso del South Course, è riuscito a trionfare davanti al suo pubblico.
L’ultimo giro vedeva partire al comando l’americano Sam Ryder, autore di due primi giri fantastici in 64 e 68, per poi perdere terreno nelle ultime 18 buche con un score finale in 75 (+3).
Jon Rahm, numero 1 della FedExCup, ha vissuto un torneo letteralmente sulle montagne russe, dopo il il 73 del primo giro, ha dominato nel secondo e terzo giro con due fantastici giri in 67 e 66, che lo posizionavano in seconda posizione sabato mattina, per poi scivolare in classifica dopo il brutto 74 (+2) dell’ultima giornata.
Sul secondo gradino del podio, dopo due ottimi giri finali in 68 e 67, troviamo Keegan Bradley, che finisce a due colpi dal vincitore finale Max Homa.
Il redivivo Jason Day conclude il torneo in terza posizione grazie a un buon ultimo giro in 68 colpi, recuperando ben otto posizioni in classifica.
Da segnalare le buone prestazioni di Collin Morikawa e di Hideki Matsuyama, che terminano rispettivamente in quarta e quinta posizione il loro torneo.
Leaderbord finale
Questa settimana in PGA Tour rimane ancora in California nel paradiso del golf a Pebble Beach per l’AT&T Pro-Am, dove oltre al defending champion Tom Hoge, vedrà il rientro in campo di Jordan Spieth, già vincitore qui nel 2017 e di Viktor Hovland e Matt Fitzpatrick.