Renato Paratore si è classificato 32° con 285 colpi (72 70 71 72, -3), interrompendo una spirale di quattro tagli consecutivi, nel Lyoness Open (European Tour) vinto con 273 (67 69 70 67, -15) dall’inglese Chris Wood.

Sul percorso del Diamond Country Club (par 72), ad Atzenbrugg in Austria, è letteralmente crollato, spianando la strada agli avversari, il francese Gregory Bourdy, che dopo tre giri in vetta, è stato spedito al sesto posto (279, -9) da un 78 (+6). E’ rimasto al secondo lo spagnolo Rafael Cabrera Bello (275, -13), e hanno occupato il terzo, completando il trionfo inglese, Robert Rock, Robert Dinwiddie e Matthew Fitzpatrick, mentre Bourdy è stato affiancato dallo svedese Kristoffer Broberg e dallo statunitense John Hahn. Al nono con 280 (-8) il finlandese Mikko Korhonen e il transalpino Gary Stal.

Wood, terzo all’attacco del giro finale con cinque colpi di ritardo da Bourdy, ha effettuato un giro senza sbavature con cinque birdie per un 67 (-5) che gli ha permesso di sorpassare Cabrera Bello e di ottenere il secondo titolo nel circuito, dopo quello nel Qatar Masters (2013), insieme a un assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

Lo spagnolo è stato praticamente messo fuori gioco da tre bogey nella fase centrale, accompagnati da un birdie prima e da altri due dopo per il 72 (par). Medesimo punteggio per Paratore, che è andato due colpi sopra par con un doppio bogey in apertura, poi recuperati con due birdie nel resto del percorso.

Non hanno superato il taglio Alessandro Tadini, 79° con 146 (73 73, +2), Marco Crespi, 90° con 147 (73 74, +3), e Matteo Manassero, 103° con 149 (75 74, +5).

Terza giornata

Renato Paratore, 26° con 213 colpi (72 70 71, -3), ha guadagnato cinque posizioni nel Lyoness Open (European Tour), che sta avendo luogo sul tracciato del  Diamond Country Club (par 72) ad Atzenbrugg in Austria.

Il francese Gregory Bourdy ha mantenuto il comando con 201 (65 67 69, -15), ma si è dimezzato il suo vantaggio sul primo inseguitore, lo spagnolo Rafael Cabrera Bello (203, -13), che ora è di due colpi. Seguono a debita distanza, e forse tagliati fuori dalla corsa per il titolo, l’inglese Chris Wood, terzo con 206 (-10), l’altro inglese Matthew Fitzpatrick e lo scozzese Scott Jamieson, quarti con 207 (-9). Al sesto posto con 208 (-8) lo statunitense John Hahn e il finlandese Mikko Korhonen, all’ottavo con 209 (-7) il transalpino Gary Stal e al nono con 210 (-6) gli inglesi Simon Griffiths e Robert Dinwiddie, il sudafricano Merrick Bremner, il danese Lasse Jensen e l’iberico Carlos Pigem.

Bourdy, 33enne di Bordeaux con quattro titoli nel circuito, l’ultimo datato 2013, ha difeso la leadership con quattro birdie e un bogey, il secondo in 54 buche, per il parziale di 69 (-3). Paratore è partito con un birdie, ma è stato frenato alla sequenza bogey-doppio bogey prima del giro di boa. Nel ritorno tre birdie per un bel recupero e un 71 (-1).

Non hanno superato il taglio Alessandro Tadini, 79° con 146 (73 73, +2), Marco Crespi, 90° con 147 (73 74, +3), e Matteo Manassero, 103° con 149 (75 74, +5).

Il montepremi è di 1.500.000 euro dei quali 250.000 spetteranno al vincitore.

Seconda giornata

Renato Paratore, 31° con 142 colpi (72 70, -2), è l’unico italiano rimasto in gara nel Lyoness Open (European Tour) in svolgimento sul tracciato del  Diamond Country Club (par 72) ad Atzenbrugg in Austria. Non hanno superato il taglio Alessandro Tadini, 79° con 146 (73 73, +2), Marco Crespi, 90° con 147 (73 74, +3), Matteo Manassero, 103° con 149 (75 74, +5) e Andrea Pavan 125° (72 81, +9).

Ha allungato decisamente il passo il francese Gregory Bourdy (65 67, -12), che ora ha quattro colpi di vantaggio sui primi inseguitori, il connazionale Gary Stal e l’inglese Chris Wood (136, -8). In quarta posizione con 137 (-7) gli spagnoli Carlos Pigem e Rafael Cabrera Bello, in sesta con 138 (-6) il finlandese Mikko Korhonen e l’inglese Matthew Fitzpatrick e in ottava con 139 (-5) l’irlandese Peter Lawrie e l’inglese David Horsey. Il belga Nicolas Cosaerts ha lo stesso score di Paratore e l’austriaco Bernd Wiesberger, molto atteso dagli appassionati di casa, è rimasto fuori con lo stesso punteggio di Tadini, dopo aver tentato con un 67 (-5) un recupero praticamente impossibile essendosi gravato di un 79 (+7) in partenza.

Bourdy ha tenuto alto il ritmo con sei birdie e l’unico bogey in 36 buche per il 67 (-5). Per Paratore 70 (-2) colpi e una buona altalena con un eagle, cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey, per Tadini 73 (+1) con un birdie e due bogey, per Crespi 74 (+2) con un birdie, un bogey e un doppio bogey e medesimo 74 per Manassero con tre birdie e cinque bogey. Giornata da dimenticare per Andrea Pavan (+9).

Prima giornata
Dopo le 18 buche iniziali, in prima posizione il francese Gregory Bourdy, che ha chiuso con sette colpi sotto il classico par 72, risultato di altrettanti birdie. Lo segue a due lunghezze un quartetto composto da una coppia di inglesi, Wood e Dinwiddie, dallo spagnolo Del Moral e dal tedesco Kieffer.
Fa notizia la debacle del favorito nonché “padrone di casa”, Bernd Wiesberger, miglior giocatore in gara in base alla classifica mondiale che lo vede 37°. Per lui un pesante 79 (+7) che lo relega in fondo alla classifica, al 135° posto.
La pattuglia italiana si è attestata sul par di Renato Paratore (quattro birdie e altrettanti bogey) e Andrea Pavan, sul +1 di Marco Crespi (tre birdie e quattro bogey) e Alessandro Tadini (tre birdie, due bogey e un doppio). Questi score li collocano a metà classifica e domani dovranno cercare di risalire di qualche posizione per essere sicuri di superare il taglio.
Più pericolosa la posizione di Matteo Manassero, penalizzato da un +3 (75) che deriva da due bogey e un doppio a fronte di un solo birdie. Il giocatore veronese viaggia attorno alla 110.a piazza.
Il montepremi è di 1.500.000 euro dei quali 250.000 spetteranno al vincitore.

Prologo

L’European Tour si trasferisce in Austria per il Lyoness Open (11-14 giugno) in programma sul tracciato del Diamond Country Club ad Atzenbrugg, una cinquantina di chilometri a nord ovest di Vienna. Sarà un impegno importante per Matteo Manassero (nella foto), Marco Crespi, Andrea Pavan, Alessandro Tadini e Renato Paratore che hanno tutti necessità di un buon risultato.
Tra i favoriti il 30enne viennese Bernd Wiesberger, vincitore della gara nel 2012, in un field che comprende tra gli altri, i francesi Gregory Bourdy, Romain Wattel, Edouard España e Julien Quesne, a segno nell’Open d’Italia 2013, gli inglesi Chris Wood e Oliver Fisher, lo scozzese Scott Jamieson, il belga Nicolas Colsaerts, il sudafricano Jbe Kruger  e gli spagnoli Rafael Cabrera Bello e José Manuel Lara, anche loro past winner dell’evento. Nel gruppo dei partecipanti, solo due giocatori fra i primi cento del mondo,  il “padrone di casa”, Wiesberger (37°), e lo scozzese Richie Ramsay (76°). Difende il titolo, l’ultimo dei tre ottenuti nel circuito, lo svedese Mikael Lundberg, 42enne di Helsingborg, attuale numero 332 delle classifiche mondiali.
Matteo Manassero vuol continuare sulla strada della ripresa, dopo la sbandata nell’Irish Open preceduta da cinque tornei terminati a premio, e debbono lasciarsi alle spalle le ultime disavventure Renato Paratore (quattro tagli di fila), Marco Crespi (due) e Andrea Pavan, uscito malamente nel Nordea Masters per due buche sbagliate. Alessandro Tadini ha avuto, invece, esiti positivi in sei delle ultime otto uscite tra European Tour e Challenge Tour su cui sta dividendo la propria stagione.