Se queste sono le premesse, assisteremo a un torneo che ci terrà incollati allo schermo dei nostri tablet!
È appena finito il primo giro del DP World Tour Championship all’Earth Course del Jumeirah Estates di Dubai e la classifica parla chiaro: i “big” del golf mondiale sono decisi a lasciare un segno indelebile su questa stagione dell’European Tour.
Ma le notizie che prima di tutte risuonano nell’aria sono il record e l’exploit di Mike Lorenzo-Vera, che oggi si è presentato in recording area con uno score d 63 colpi.
Record personale e storico sul percorso del Jumeirah Estates. Una vera e propria cavalcata quella del francese sceso questa mattina in campo alle 12:50. Da subito si è reso protagonista della giornata culminata con una serie di birdie finali (ben 4 nelle ultime 4 buche). Alla fine per lui uno splendido -9. Un risultato insperato dallo stesso giocatore che ha rischiato non poter prendere nemmeno parte all’atto conclusivo di Dubai.
“Onestamente non mi sento affatto bene – ha riportato a caldo il francese – “Ho avuto un’infezione polmonare in Sud Africa e i diversi trattamenti mi hanno debilitato. Non ho molte energie. La giornata di oggi è stata un’escalation di possibilità andate a buon fine. Vediamo domani cosa succederà, la strada per la vittoria è ancora ancora lunga”.
Il leader è però a un solo colpo da un altro protagonista, Rory McIlroy, che in questo torneo è già andato a segno due volte. Dopo le prime 9 buche, chiuse in -5, il nordirlandese ha segnato una piccola sbavatura con un bogey alla 12. Si è però ampiamente rifatto chiudendo il suo primo giro con due birdie e un eagle all’ultima buca con un colpo a green che, a detta dello stesso giocatore, è stato il colpo della stagione 2019.
E arriviamo alla zona “calda” con due dei primi cinque giocatori che si contendono lo scettro di re della stagione 2019. Ottima prestazione infatti per lo spagnolo Rahm, attualmente quarto della Race to Dubai. Jon ha fatto capire da subito le sue velleità di vittoria consegnando uno score di -6, che gli vale al momento la terza posizione.
Lo segue a un colpo l’altro pretendente al trono finale, Tommy Fleetwood, con -5. L’inglese, eroe di Ryder Cup insieme a Francesco Molinari, è appaiato al suo connazionale Tom Lewis.
Nelle retrovie gli altri tre protagonisti della Race to Dubai, l’attuale leader Bernd Wiesberger, 14° a pari merito con -2, Matthew Fitzpatrick, 21° con -1 e Shane Lowry, 31° con +1.
Gli italiani in campo
Altalenante il rendimento dei nostri tre italiani in campo. Il migliore è Francesco Molinari che con un buon -3 di giornata (4 birdie e 1 bogey) occupa un ottimo ottavo posto a pari merito con altri cinque giocatori del calibro di Justin Rose, Thomas Detry, Haotong Li, Danny Willett e Matthias Schwab.
Un giro non degno delle sue capacità per Guido Migliozzi. Il vicentino, in lizza per vincere il premio di rookie dell’anno, ha purtroppo segnato un +1 che l’ha portato a occupare la 33esima posizione in classifica.
Giornata decisamente da dimenticare invece per Andrea Pavan, in 50esima e ultima posizione. L’inizio con sei bogey nelle prime otto buche gli ha reso la vita parecchio difficile. Troppi errori culminati con un doppio bogey alla 18, per uno score finale di + 5.