Il numero 1 del mondo Scottie Scheffler, dopo aver conquistato la FedExCup 2024, è ritornato in campo facendo quello che sa fare meglio, vincere. Proprio sotto gli occhi di Tiger Woods, alle Bahamas, nel torneo ospitato dal 15 volte campione major, si impone con prepotenza e autorità nell’Hero World Challenge 2024.
In un field ridotto di soli 20 giocatori, Scottie Scheffler, con un punteggio finale di -25, bissa il successo ottenuto non più tardi un anno fa, dimostrando il suo strapotere mentale e tecnico.
Per il campione americano uno straordinario giro finale in 63 (-9), che gli permette di superare di ben sette lunghezze il suo compagno di gioco Justin Thomas (71) e di sei il suo grande amico Tom Kim (68).
È diventato il terzo vincitore a difendere con successo il titolo dopo Hovland (2021-22) e Woods (2006-07). Per Scheffler si tratta della nona vittoria del 2024.
Le parole dei protagonisti dell’Hero World Challenge
“Ho avuto un po’ di tempo per riflettere. È stato piuttosto surreale ma è stato molto divertente. Sono solo molto grato”, ha commentato il n.1 del mondo.
“È solo una delusione”, ha detto Thomas, che continua a non vincere da oltre due anni. “Mi sarebbe piaciuto mettere un po’ più di pepe su Scottie nelle ultime nove”.
Thomas ha sbagliato un chip e ha fatto un bogey alla 2, poi ha perso definitivamente il vantaggio quando Scheffler ha realizzato un birdie alla 3 e un altro alla 4.
“Ovviamente giocare con Scottie è molto diverso”, ha detto Akshay Bhatia, che ha chiuso il torneo al quarto posto in solitaria dopo il 69 di domenica.
La cronaca dell’ultimo giro dell’Hero World Challenge
È uscito in 32 le prime nove per prendere il controllo della classifica. Ha poi realizzato un birdie al par 4 della 10 per portarsi a -21 con Kim, nel gruppo che lo precedeva, che ha realizzato un bogey al par 5 della 11. A quel punto Scheffler aveva tre colpi di vantaggio su Kim e Thomas.
Il paragone più ovvio per il 13 volte vincitore del PGA Tour è quello con l’82 volte vincitore del PGA Tour Woods, il padrone di casa del torne.
Interrogato sul nuovo alfa del golf mondale durante la trasmissione della NBC, Woods ha detto: “Non sbaglia nulla. Si vede il suo footwork e tutte le contorsioni che fa, ma il suo volo di palla è perfetto”.
All’Hero, Scheffler ha ottenuto il primo posto nei green presi, negli scrambling (12/14), nei birdie totali (27) e nell’evitare i bogey (2), e si è piazzato terzo nella classifica del Driving Accuracy (80,77%).
Alla pari di Woods, negli ultimi tre anni, Scheffler ha vinto due volte non solo all’Hero, ma anche il WM Phoenix Open, l’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard, il Players e il Masters.
Sebbene Scheffler avesse migliorato il suo putting quest’anno sotto la tutela di Phil Kenyon, non era un granché da sotto ai tre metri, classificandosi al 139° posto.
In questa settimana lo abbiamo visto con una nuova impugnatura ad artiglio (stile Matteo Menassero ndr.), mai utilizzato prima d’ora. Ha mantenuto un’impugnatura convenzionale per i putt lunghi, mentre utilizzava quella nuova lper i putt corti e medi. E ha funzionato a meraviglia.
Le parole di Scottie Scheffler
“La competizione è un animale leggermente diverso. È stato bello venire qui e competere, giocare sotto pressione, giocare in testa, stare in testa alla classifica e vincere. Mi sono sentito davvero a mio agio”.
Presumo sicuramente che ci sarò (per il Sentry) a Maui”, ha aggiunto, a proposito dell’apertura della stagione, dal 2 al 5 gennaio. “Tornerò a casa e valuterò il da farsi, parlando con Phil”.
I risultati, ovviamente, parlano da soli. Se l’Hero World Challenge è una sorta di GPS per il golf professionistico maschile, allora questo risultato è stato più chiaro che mai: Scottie Scheffler è sempre l’uomo da battere.