Dopo le prime 18 buche del 152esimo Open Championship al Royal Troon c’è un solo uomo al comando con -6 ed è Daniel Brown.

Daniel Brown da solo in vetta all’Open Championship

L’inglese Daniel Brown oggi ha stupito tutti con un giro assolutamente perfetto chiuso in 65 (-6). Per lui due birdie nelle prime e ben quattro nelle seconde che lo posizionano inaspettatamente al comando della classifica dell’Open Championship dopo le prime 18 buche.

L’inglese in carriera ha vinto il suo primo titolo sul DP World Tour nell’ISPS Handa World Invitational.

Ottima giornata per Shane Lowry

L’irlandese quando sente aria di major si esalta letteralmente. Lo ha fatto nel 2019 quando divenne Champion Golfer of the Year dopo la vittoria ottenuta al Royal Portrush e anche qui  a Troon ha tutte le intenzioni di dire la sua.

In campo è stato semplicemente perfetto con un giro bogey free chiuso in 66 (-5) frutto di tre birdie nelle prime 9 (33) e di altri due nelle seconde (33).

Gli altri big nelle prime posizioni

Al terzo posto solitario troviamo Justin Thomas. Il campione americano, dopo una buona partenza in occasione del primo giro allo Scottish Open di settimana scorsa, si ripete anche nella giornata inaugurale del 152esimo Open Championship, consegnando uno score in 68 (-3), che gli consente di posizionarsi a soli due colpi dal leader Lowry.

Lo score dell’americano recita ben sette birdie, un bogey e un doppio bogey.

Dietro a Thomas in quarta posizione provvisoria troviamo un folto gruppetto di giocatori tutti a -2: Alex Noren, Nicolai Højgaard, Justin Rose, Russell Henley, Xander Schauffele, Joseph Dean e Mackenzie Hughes.

I giocatori che sono partiti questa mattina come quelli che hanno giocato nella parte finale di giornata sono stati un pò più fortunati rispetto quelli che sono partiti nella parte centrale quando sì alzato il vento forte forte con raffiche fino a 30 miglia orarie unito anche a una pioggia fastidiosa.

Koepka, al contrario di tanti big, crollati sul links insidioso di Troon, è partito subito forte e, dopo i due bogey della 2 e della 3 è riuscito a siglare quattro birdie consecutivi dalla 4 alla 7.

I due bogey della 9 e della 15, intervallati dal birdie alla delicata 11, fissano il punteggio del cinque volte campione major a -1 in buona compagnia.

Subito a ridosso della Top Ten dietro a -1 insieme a Koepka troviamo il numero 1 del mondo Scottie Scheffler e altri big come Adam Scott, Matt Wallace, Sepp Straka, Matt Fitzpatrick e Chris Kirk,

Chi ha deluso nel primo giro dell’Open Championship?

Sicuramente i due duellanti dell’ultimo U.S. Open, Bryson DeChambeau e Rory McIlrory.

Dopo il crollo e i due putt sbagliati alla 16 e alla 18 nell’ultimo giro a Pinehurst, McIlroy era chiamato al riscatto nel quarto e ultimo major stagionale

Purtroppo non è riuscito a partire all’altezza del suo nome e del suo immenso talento, anche se spesso inespresso.

E così, dopo essere uscito in 38 (+2) dalle prime nove buche, a seguito di un bogey, un doppio e un solo birdie, fa ancora peggio nelle seconde con il bogey alla 10, il doppio alla 11 dopo il fuori limite alla temibile buca della ferroviaria, per poi chiudere con altri due bogey alla 15 e alla 18.

Il suo score in 78 (+7) lo posiziona molto giù in Claudio e domani dovrà effettuare un vero e proprio miracolo se vorrà passare il taglio.

Bryson DeChambeau in difficoltà

Chi ha disatteso di molto l’attese dopo la vittoria nell’ultimo major è stato Bryson DeChambeau.

Il campione americano, non troppo abituato e a suo agio sui links, ha continuato sulla falsariga dell’ultimo giro a Pinehurst dove aveva preso soltanto quattro fairway.

Là però c’erano le waste area, mentre a Troon l’aspettava la fitta erba del rough, che non gli è stata per nulla amica.

Un pesantissimo 42 (+6) nelle prime nove lo vedeva praticamente fuori dai giochi fin dal  mattino, ma grazie a una buona reazione culminata con l’eagle putt imbucato alla 16 dopo il bogey della 15 lasciano lievi speranze per domani per tentare una difficile rimonta.

E i tre moschettieri azzurri?

Tutti e tre terminano con un parziale di +2 di giornata che posiziona Francesco Molinari, Matteo Manassero e Guido Migliozzi un pò sotto alla metà classifica, comunque in corsa per provare a passare il taglio con una buona prestazione domani.

Francesco Molinari era partito molto forte con i birdie alla 1 e alla 6 che gli avevano permesso di chiudere con un ottimo 34 (-2). Il brutto doppio alla 10 e il bogey alla 14 gli facevano perdere subito terreno, recuperato dal bel birdie alla 15.

Peccato per i due bogey consecutivi finali alla 17 e alla 18 che lo fanno scendere di parecchie posizioni in classifica.

Manassero riesce a uscire in 36 (par) a seguito di un birdie e un bogey e sette par dopo le sue prime nove, per poi perdere due colpi a causa di quattro bogey, mitigati dai birdie alla 10 e alla 16. Purtroppo anche per Manassero un bogey alla facile 18 come Francesco Molinari.

Per Guido Migliozzi un giro più solido rispetto agli altri due alfieri azzurri. Dopo il bogey alla prima buca sono seguiti 12 par consecutivi prima di incappare nel secondo bogey di giornata alla 14. Il birdie alla 16 e il bogey alla 17 fissano il suo punteggio finale a +2.

Chi ha deluso tra i big nel primo giro dell’Open Championship?

Tra i tanti big che hanno deluso nel primo giro al Royal Troon troviamo Wyndham Clark, Rickie Fowler, Sahith Theegala, Sam Burns, Will Zalatoris, Max Homa, Tom Kim, Tom Fleetwood, Viktor Hovland e Ludvig Aberg.

E Tiger?

Dopo le polemiche alla vigilia scaturite dalle dichiarazioni di Colin Montgomerie, il 15 volte campione major parte subito forte con il birdie alla 3 dopo i par alla 1 e alla 2.

Purtroppo il bogey alla 4 e il doppio al par 3 della 5, dopo esser finito nel pot bunker e averlo costretto a giocare dalla parte opposta della bandiera, gli fanno perdere subito terreno in classifica.

I bogey alla 7 e alla 8 fanno uscire Woods in 40 (+4) dopo le prime nove. Purtroppo le prime due buche delle seconde nove sono iniziate com’erano finite le prime, con due bogey, parzialmente recuperate con il birdie alla 12.

Altri due bogey al par 3 della 17 e alla 18, al terzo tre putt di giornata, fanno perdere altri due colpi per un pesante 79 finale (+8).

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