Haley Moore ha ottenuto la prima vittoria in carriera sul Cactus Tour, circuito della parte occidentale degli States. Sin qui nulla di eclatante, anzi. Si tratta di una vittoria che in tempi normali sarebbe passata inosservata. Tempi normali. Il punto è proprio qui.
Mentre tutto il mondo è impegnato nella lotta al Coronavirus, in Arizona il governatore Doug Ducey, che ha disposto la chiusura di tutti i servizi non fondamentali per combattere l’emergenza sanitaria, ha inserito il golf tra i servizi essenziali. Lo stesso avviene in Florida, come deciso dal governatore DeSantis. Quindi anche nel Sunshine State, con oltre 1000 campi, il golf è considerato “essenziale”. In Arizona, il Sun City, torneo inserito nel circuito Cactus Tour, è così andato regolarmente in scena.
Haley Moore, professionista da pochi mesi (l’esordio sul LPGA Tour è arrivato lo scorso febbraio), ha ottenuto la prima vittoria da professionista, superando di due colpi la tedesca Sophia Popov, spesso in azione sul Symetra Tour.
Haley Moore vince sul cactus tour e lancia un messaggio
Una vittoria contro il bullismo e il coronavirus, l’ha definita la 21enne di Crystal Lake (Illinois) che è stata ignorata a lungo dagli sponsor e schernita ai tempi del liceo perché considerata “brutta e obesa”,
La golfista americana, al momento della premiazione, ha invitato Mike Brown, presidente del Cactus Tour, a consegnarle il trofeo e l’assegno da 2.500 dollari accompagnati da fazzoletti di carta e disinfettante.
“Preferisco giocare e svolgere il mio lavoro, prendendo tutte le precauzioni del caso, piuttosto che stare a casa”. ha affermato rispondendo così a chi ha criticato la scelta di far disputare il torneo in un momento di grave emergenza sanitaria con lo sport e il golf mondiale in ginocchio a causa del Covid-19.
Beh, cara Crystal, lo preferirebbero tutti e, grazie anche a queste scelte, non lo si potrà fare ancora per molto tempo.