In una giornata caratterizzata dal forte vento e da score molto alti, Brian Harman, leader dopo le prime 54 buche, riesce a conquistare il suo quarto titolo sul PGA Tour, vincendo con -9 il Valero Texas Open, nonostante un ultimo giro chiuso in 75 (+3).

Per quanto riguarda gli ultimi giri del PGA Tour, la giornata di domenica al Valero Texas Open non è stata particolarmente brillante per la maggior parte dei giocatori più attesi.

Il punteggio medio è stato di 74,803. Secondo DataGolf questo è stato il giro più difficile del torneo e il terzo giro più difficile al TPC San Antonio dal 2004.

La cronaca dell’ultimo giro del Valero Texas Open

È stata una giornata emozionante per Harman, perché la vittoria non era l’unica cosa a cui pensava.

Lo scorso autunno, mentre Harman si trovava in Cina, un’amica di famiglia di nome Cathy Dowdy ha tentato di salvare suo figlio Walter, di 6 anni, che era stato trascinato in mare da una marea mentre era in vacanza.

Non è riuscita a raggiungerlo, ma per fortuna Walter è stato salvato da un altro uomo.

Come ha osservato Dan Hicks durante la trasmissione della NBC, Dowdy è stata recentemente trasferita in un ospizio e la famiglia di Harman è tornata a casa sabato per starle vicino.

“Oggi sto giocando con il cuore pesante”, ha detto Harman dopo il suo giro. “Miss Cathy ha inseguito mio figlio in acqua, non se la passa bene e ho pensato a lei tutto il giorno”.

Mentre le raffiche superavano le 30 miglia orarie a San Antonio, Harman ha superato i suoi compagni di gioco, Andrew Novak e Tom Hoge, che con un 76 sono scivolati in fondo alla classifica.

Alla fine, l’unico a impensierì Harman è stato Ryan Gerard, uno dei tre giocatori che hanno giocato sotto ai 70 di giornata.

Gerard, nativo di Raleigh, N.C., alla sua seconda stagione completa sul Tour, ha realizzato un 69 che gli ha permesso di salire di 15 posizioni nella classifica e di raggiungere il secondo posto in solitaria.

Tuttavia, non è mai stato una vera minaccia, finendo a tre colpi dal 38enne Harman.

L’ultimo giro del Valero Texas Open di Brian Harman

In realtà, nonostante il 75, Harman non ha disputato un giro particolarmente “negativo”, stando alle statistiche.

Il punteggio medio del campo che abbiamo detto è stato di 74,803, con un ritardo di pochi decimali rispetto alla media.

La media del torneo per tutti i giocatori (72,477) ha reso il Valero Texas Open il secondo percorso più difficile dell’anno sul massimo circuito americano, dietro solo al Torrey Pines South.

Per Harman, il suo punto di forza sono stati i ferri (secondo per i colpi guadagnati nella settimana) e il putter (sesto per colpi guadagnati), che hanno più che compensato la perdita di colpi dal tee.

Questa settimana ha utilizzato un nuovo putter dopo una certa frustrazione per i suoi risultati a medio raggio e i risultati sono stati immediati, visto che Harman non ha sbagliato un putt entro gli otto piedi per tutta la settimana fino alla fine dell’ultimo giro.

Ma per l’ex alunno della Georgia e campione dell’Open Championship 2023 non è stata affatto una passeggiata sulle prime nove di domenica, quando a un birdie alla seconda ha fatto seguire due bbogey alla 4 e alla 6 e un preoccupante doppio alla 9 dopo che un drive errato gli aveva fatto subire una penalità.

Ha rimesso le cose a posto con due par, poi ha ripreso il controllo con un birdie da 14 piedi alla 12 e con un putt imbucato da nove piedi alla 14.

I successivi bogey alla 15 e alla 16 non gli sono costati nulla e ha concluso con due par per assicurarsi il trofeo.

Le parole di Brian Harman

“Avendo un po’ di esperienza e sapendo che il punteggio oggi era una cosa relativa, era più una sorta di gara di nervi. Le condizioni non permettevano di ottenere un punteggio molto basso.

Oggi non ho fatto le mie cose migliori, ma sono stato abbastanza bravo nell’imbucare qualche putt e un paio di birdie sulle ultime nove mi hanno aiutato molto”.

L’esperienza di Harman ha dato i suoi frutti per tutto il giorno.

“Ho dovuto imparare questa lezione nel modo più duro, con una serie di fallimenti nella mia carriera. Quando si guarda indietro a un torneo e si pensa che se avessi potuto mantenere la calma per un po’ di tempo in più, forse avrei potuto fare una corsa di testa più volte”, ha detto.

“Oggi ho cercato di non lasciar trapelare le mie emozioni. Per quanto volessi pensare alla vittoria, a stringere il trofeo e a chiamare mia moglie per dirle quanto fossi felice, non lo si può fare finché il lavoro non è finito”.

Al giro di boa, Harman ha dichiarato che la sua attenzione agonistica si è rivolta a Novak, l’unico giocatore che sembrava, in quel momento, alla portata.

Ma Novak, alla ricerca della sua prima vittoria sul Tour, ha iniziato a perdere colpi dalla 8, e ha concluso la giornata con sei bogey contro tre birdie.

Le dichiarazioni di Gerard Novak

“Non sono mai riuscito a capire i green”, ha detto Novak. “Mi sembrava che i green fossero molto più lenti oggi per qualche motivo. Non riuscivo a mandare la palla in buca.

Non riesco nemmeno a contare quanti putt ho lasciato corto, e non so perché oggi fossero lenti”.

Il secondo posto di Gerard è il migliore della sua carriera, e ha attribuito il merito di aver giocato bene in mezzo alla devastazione generale al suo gioco corto, dove ha concluso come il quarto miglior puttatore e il miglior giocatore intorno al green per colpi guadagnati nel giro finale.

Questo campo non è facile senza il vento, quindi bisogna essere preparati a qualsiasi cosa possa darci e cercare di prenderla come viene e di essere positivi per tutto il giorno”.

Questa positività e abilità hanno portato a quello che Gerard ha definito un up-and-down “unico nel suo genere” alla 12, quando ha colpito intenzionalmente un ferro 7 basso dagli alberi in un bunker, mirando appena sotto la sponda nella speranza che potesse uscire sul green.

Il colpo ha funzionato per poi imbucare il putt successivo per preservare la sua striscia senza bogey, interrotta soltanto alla 18, quando un tap-in per il bogey gli ha garantito il secondo posto in solitaria.

Gli altri protagonisti del Valero Texas Open

Solo due giocatori hanno giocato meglio di Gerard domenica: Patrick Fishburn e Thorbjorn Olesen hanno realizzato un 68 ciascuno e hanno lottato per arrivare a -4 e a un piazzamento tra i primi cinque.

Cinque altri giocatori li hanno eguagliati con questo punteggio, appena un colpo dietro a Maverick McNealy e Novak, che hanno chiuso -5 in parità per il terzo posto.

Inevitabilmente, durante la conferenza stampa di Harman, si è parlato di Augusta, dove cercherà di conquistare il secondo major della sua carriera.

Nonostante la portata di questa sfida, Harman coglierà i segnali positivi, soprattutto dopo essersi sentito arrugginito all’inizio dell’anno.

“Ormai 38 anni, non ne ho più 25”, ha detto. “So che sto diventando un po’ più grigio, quindi cominci a pensare a quante altre possibilità ho di andare ad Augusta, a quante altre possibilità ho di partecipare allo U.S. Open e a tutte le cose che vuoi fare.

Sapere di poter venire qui in condizioni difficili e giocare bene come un veterano del Tour mi fa sentire bene per la prossima settimana. Questa è la migliore preparazione possibile per Augusta”.

Francesco Molinari e Matteo Manassero

Francesco Molinari, dopo aver superato il taglio e dopo aver concluso decimo i primi tre giri, purtroppo perde 30 posizioni in classifica nell’ultimo giro (78, +6). Per Molinari una 40esima posizione finale.

Matteo Manassero al contrario non aveva passato il taglio per soli due colpi (69,75, par).

Leaderboard

(Fonte Golf Digest)