Tradizionale appuntamento questa settimana con il celebre AT&T Pebble Beach National ProAm, gara del PGA Tour che ha le sue origini addirittura nel lontano 1937, creata dal grande Bing Crosby.

Sarà un’edizione molto diversa dal solito quella che ci apprestiamo a vedere: a causa dei protocolli di sicurezza per il COVID-19 non ci sarà infatti la tradizionale presenza degli amateur, vip e personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo che scendono in campo al fianco dei professionisti.

Il torneo si disputerà inoltre solo su due dei tre percorsi che normalmente lo ospitano, Pebble Beach e Spyglass Hill,  mentre il Monterey Peninsula Country Club dovrà attendere il 2022.

Tra le defezioni illustri spicca quella del numero 1 del mondo, Dustin Johnson, reduce settimana scorsa del secondo successo in tre anni al Saudi International. Forse per concedersi una meritata settimana di riposo dopo il lungo trasferimento dall’Arabia Saudita, DJ si è cancellato senza dare motivazioni particolari.

Con la rinuncia di Johnson il field perde un po’ del suo tradizionale peso: nessuno dei Top Ten del World Ranking sarà infatti presente e al via ci saranno solo tre giocatori tra i primi venti del mondo.

Grande attesa invece per rivedere in campo Francesco Molinari, che torna a competere sul circuito statunitense dopo gli ottimi risultati conseguiti nelle ultime due apparizioni (8° all’American Express, 10° al Farmers Insurance Open). Un inizio di stagione che fa ben sperare per il ritorno al top del nostro numero uno, uscito momentaneamente dai primi 100 del mondo a causa di un 2020 contraddistinto da poche e deludenti prestazioni.

L’Open Champion 2018 e il re della Ryder Cup 2018 si troverà di fronte, tra gli altri, Patrick Cantlay, undicesimo nel ranking mondiale, e Daniel Berger, quindicesimo. Occhi puntati anche su Paul Casey, diciassettesimo al mondo, reduce dal successo nell’Omega Dubai Desert Classic due settimane fa.

Per i bookmaker vantano possibilità di successo anche Jordan Spieth (che non vince dall’Open Championship 2017 ma viene dal quarto posto nel Phoenix Open), già vincitore dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am nel 2017, e l’australiano Jason Day.

Non sarà della sfida, perché positivo al Covid-19, l’irlandese Padraig Harrington, capitano del team europeo alla prossima Ryder Cup di Whistling Straits a settembre. Al suo posto giocherà il sudcoreano Sangmoon Bae.

Phil Mickelson sogna a Pebble Beach il sesto trionfo che lo proietterebbe nella storia. Lo scorso anno Lefty ha firmato la sua vittoria numero 44 sul PGA Tour (al netto di 5 major). Per lui si tratta di un torneo speciale che il mancino di San Diego ha già vinto cinque volte, la prima nel lontano 1998, un anno dopo il quinto alloro di Mark O’Meara, con il quale condivide il primato di trionfi all’AT&T. E ora Mickelson (terzo nel 2020) ha l’occasione di sancire il nuovo record.

Differentemente dagli altri anni il taglio avverrà dopo 36 buche. Il montepremi è di 7.800.000 dollari. L’AT&T Pebble Beach Pro-Am viene trasmesso in diretta su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info, www.golf.tv/it), e su Eurosport 2. Prima giornata: giovedì 11 febbraio dalle ore 21:00 alle ore 24:00.