Kurt Kitayama conferma la leadership solitaria anche al termine del Moving Day dell’Arnold Palmer Invitational, che va in scena sul percorso del Bay Hill Club & Lodge di Orlando.

Grazie al lungo putt per il birdie imbucato all’ultima buca, mantiene la vetta della classifica a -9, dopo un giro caratterizzato da alti e bassi chiuso in 72 (par).

I big non stanno a guardare

A un solo colpo dal leader troviamo Victor Hovland, autore del 28esimo giro bogey free della sua carriera, che chiude la giornata con un ottimo 66 (-6), per un parziale di -8 sui tre giri; posizione che il giocatore norvegese condivide con il numero 2 del mondo Scottie Scheffler, che grazie a un solido giro in 68 (-4), si dà ottime chance per lottare per la vittoria finale nella giornata finale di oggi.

Dietro di loro in quarta posizione a -7 troviamo Tyrrell Hatton, che grazie a un fantastico terzo giro chiuso in 66 (-6) recupera ben 29 posizioni in classifica.

A un solo colpo dal giocatore inglese, in quinta posizione a -6, troviamo Rory McIlroy, che chiude un buon terzo giro in 68 (-4) e oggi proverà ad agguantare la prima vittoria sul PGA Tour, dopo la sua unica vittoria stagionale ottenuta nell’Hero Dubai Desert Classic di inizio anno; quinta posizione che il giocatore nord irlandese condivide con l’americano Harris English, autore di un buon giro in 69 (-3)

In settimana posizione a -5 troviamo due grandi amici, come si evince dalla prima puntata della docu serie di Netflix Full Swing, Jordan Spieth e Justin Thomas, che chiudono ila terza giornata rispettivamente in 74 (+2) e 72 (par).

Chi ha scritto una pagina importante per la sua carriera è sicuramente stato il rookie Piercesson Coody, che dopo aver superato il taglio all’Honda Classic di settimana scorsa, grazie a un super terzo giro a Bay Hill chiuso in 66 (-6), si trova al momento in quinta posizione alla pari dei top player mondiali.

Buone notizie in chiave azzurra

Francesco Molinari, dopo aver passato il taglio, recupera ben 22 posizioni (19°), grazie a un giro solido chiuso in 70 (-2), frutto di cinque birdie e due bogey.

Non ci resta che aspettare e scoprire chi, tra questi grandi campioni, riuscirà a trionfare nell’Arnold Palmer Invitational.

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