L’esito finale non è mai stato in dubbio, solo rimandato. Come da pronostici gli Stati Uniti capitanati da Jim Furyk si sono imposti al Royal Montreal Golf Club sul Team Internazionale nella 15esima edizione della Presidents Cup con il punteggio finale di 18,5 a 11,5.

Un successo netto nel risultato ma non scontato come si poteva immaginare al termine della seconda giornata di foursome di venerdì, quando la squadra capitanata dall’eroe di casa, il canadese Mike Weir, ha clamorosamente ribaltato lo 0-5 del primo giorno pareggiando i conti con i favoritissimi americani.

La giornata di sabato, divisa tra i quattro incontri di 4 palle del mattino e gli altrettanti incontri del pomeriggio giocati con formula foursome, ha riportato il punteggio a favore degli Stati Uniti, al via della domenica dei singoli in vantaggio di 11 punti a 7.

Ma a dispetto di un destino già scritto e di un albo d’oro che dal 1994 ha visto solo un successo del Team Internazionale nel 1998, questi hanno lottato con onore nei singoli, cedendo solo al termine della giornata, quando il prossimo capitano di Ryder Cup, Keegan Bradley, ha messo a segno il punto decisivo contro Si Woo Kim, dando matematicamente la coppa agli americani.

Pochi minuti prima Scottie Scheffler aveva dovuto cedere a un ottimo Hideki Matsuyama per 1 down in un match tiratissimo, mentre il canadese Corey Conners strapazzava Tony Finau per 5&3.

Del sudafricano Christiaan Bezuidenhout il terzo punto dei singoli per gli internazionali, troppo poco per aspirare a ribaltare un successo ormai scritto, il decimo di fila per gli americani e il tredicesimo su quindici match (uno, quello del 2003 si chiuse in pareggio, con gli USA che mantennero la coppa vinta due anni prima).

Tra i grandi protagonisti del successo americano a Montreal Patrick Cantlay, Collin Morikawa e Xander Schauffele, tutti e tre autori di quattro punti, mentre deludente Brian Harman, unico della squadra a rimanere a secco nei tre incontri disputati.

 

Questi i risultati finali della Presidents Cup 2024