Con la battaglia che stava entrando nel vivo, ci ha pensato il maltempo a rovinare lo spettacolo ad Augusta. Alle 4:01 ora della Georgia, le 22:01 in Italia, quando l’ultimo team di Justin Rose e Will Zalatoris si trovava al secondo colpo della buca 7, la sirena ha improvvisamente fermato il gioco e stoppato il terzo giro dell’85° Masters, rimandando i giocatori in club house in attesa del passaggio del previsto temporale.
Hole in one di Conners prima della sospensione
Un vero peccato, perchè quello che il tradizionale ‘moving day’ aveva già regalato sino a quel momento sembrava essere il prologo scoppiettante di una giornata da ricodare. In attesa dei leader ci aveva pensato Corey Conners a infiammare il pubblico con una hole in one alla 6 e un parziale di -4 in sette buche che lo aveva portato in scia di Rose.
Hideki Matsuyama, al decimo Masters e con all’attivo 4 Top 15 ad Augusta, non deve aver preso benissimo il suono della sirena della sospensione, arrivato subito dopo che il giapponese ha mandato il tee shot della 11 in bosco a destra con sullo score un punteggio totale di -5. Riprendere da un colpo delicato in pieno Amen Corner non lo auguri nemmeno al tuo peggior avversario.
Ecco il Molinari formato Masters
La nota più bella prima dello stop forzato per temporale è arrivata da Francesco Molinari: il suo 69 di giornata gli ha permesso di scalare ben 28 posizioni in classifica e salire alla 19esima con un totale in par. Passato due sotto grazie all’eagle al par 5 della 8, realizzato imbucando il terzo colpo al green, Chicco ha lottato sulle seconde come i giorni migliori, mostrando un gioco molto più solido delle prime due giornate, macchiato solo da due errori pagati cari con altrettanti bogey, il secondo colpo della 10 finito in bunker, e il tee shot della 14 terminato nel bosco di sinistra.
Dopo un’ora e un quarto di sospensione, tutti di nuovo in campo per cercare di portare a termine prima del tramonto la terza giornata ed evitare di tornare in campo domenica mattina.
Matsuyama dà spettacolo
Impassibile come la sua abituale espressione, Matsuyama non perde il ritmo e il feeling pre-stop: mette palla in bandiera alla 11 con uno spettacolare colpo dal bosco e infila il birdie per il -6 alla 12 per l’aggancio a -7 a Justin Rose. Siamo nelle buche che hanno reso magico questo torneo da sempre e nemmeno oggi la tradizione viene smentita: prima Schauffele con un putt di dieci metri, poi Matsuyama da meno di due imbucano entrambi per l’eagle alla 13, Rose risponde con il birdie alla 12 dopo aver salvato un difficile par dal bunker alla 11. Per la prima volta nella storia del Masters un giapponese prende la testa della classifica.
È lo strappo decisivo di questa ultima parte della terza giornata: Matsuyama non si ferma più, mette palla ancora in asta alla 16 e alla 17 e con un parziale di -4 in tre buche sale in doppia cifra a -11. Il capolavoro di una giornata straordinaria arriva alla 18: il giapponese finisce in bunker con il tee shot e il suo colpo al green vola clamorosamente il green di una decina di metri, finendo tra il pubblico. Un approccio in discesa per salvare il par da far tremare i polsi che invece Matsuyama mette ancora una volta dato, chiudendo il suo terzo giro in 65 con uno strepitoso parziale di 30 sulle seconde nove.
Augusta parla giapponese
Sarà lui domani l’uomo da battere. Justin Rose chiude stringendo i denti a -7 (72 di giornata), restando ancora agganciato al treno dei giocatori a quattro colpi da Matsuyama, Marc Leishman, Xander Schauffele e Will Zalatoris. Sesto con -6 Corey Conners (68 di giornata), settimo a -5 Jordan Spieth, oggi nervoso e troppo altalenante (72) per poter seriamente ambire alla sua seconda Giacca Verde.
Solo sette giorni fa, domenica 3 aprile, la giapponese Tsubasa Kajitani si è portata a casa su questi fairway l’Augusta National Women’s Amateur. Il 2021 rischia davvero di essere l’anno del Sol Levante in Georgia.
Questa la classifica completa del 85° MASTERS