Il fiore all’occhiello del circolo
Se si chiudessero gli occhi e ci chiedessero di immaginarci la club house ideale il nostro primo pensiero andrebbe sicuramente a quella circolo di Biassono con le sue maestose scalinate e la sua terrazza panoramica. Al suo interno regna uno dei suoi fiori all’occhiello, il ristorante e il bar che vantano una lunga e preziosa tradizione. A gestirli, due soci: Roberto Perego, che si occupa principalmente del bar e della gestione dei partner, e Sandro Cantini a cui è affidata la gestione del ristorante.
Tra le creazioni spicca il “piatto firma” del circolo: Tonno pinne gialle con cime di rapa, cipolle caramellate e salsa Ponzu
Il Golf Club Milano è una delle più storiche e prestigiose sedi del golf italiano. Il vero carattere del Milano risiede nella sua “cornice verde”, quella del Parco Reale di Monza, che copre una superficie di 700 ettari, uno dei più vasti parchi storici europei e il maggiore interamente circondato da mura.
Centomila alberi di essenze diverse tra cui una grande quantità di piante esotiche, la Robinia, la Quercia rossa e il Ciliegio tardivo, tutti sapientemente piantati nel 1808. Esattamente 100 anni dopo, l’8 maggio 1928, il golf trovava il suo posto in questa lussureggiante vegetazione grazie alla lungimiranza e all’opera del Senatore Giuseppe Bevione. Di strada ne ha fatta il circolo monzese da 95 anni a questa parte. Dal primo capitale di trentamila lire per trecento azioni sottoscritte dai tre soci fondatori Giuseppe Bevione, Giorgio Enrico Falck e Giacinto Motta ad oggi, sotto la sapiente guida del presidente Armando Borghi e dello storico direttore Roberto Carità e, dell’attuale, Nicola Veclani. Il Golf Club Milano festeggia così quasi un secolo di vita vissuta all’insegna di uno stile sportivo fatto di competenza e professionalità. Una storia intrecciata al parco che la circonda e a tutte le grandi personalità che lo hanno reso una tappa immancabile per ogni golfista.