Il 2022 si prospetta come un anno dai contorni entusiasmanti. Ho appena concluso una stagione abbastanza positiva con un pizzico di rammarico per non essere riuscito ad accedere alla finale di Dubai. Da tee a green ho espresso un ottimo gioco, forse il migliore di sempre, pagando il difficile rapporto con il putter.
Ora però mi pare aver trovato una soluzione che sembra essere efficace. I numeri delle ultime settimane sono migliori e mi fanno ben sperare. Di fatto ho provato a tornare alle origini, muovendo il putter dritto dietro e avanti.
Era quello che facevo all’inizio della mia carriera, il primo istinto, e mi pare la soluzione migliore. Le statistiche sono confortanti quindi guardo avanti con fiducia.
A proposito di numeri, la mia attività di consulenza sta andando molto bene.
Abbiamo più che raddoppiato i giocatori che avevamo a inizio stagione, ottenuto otto vittorie con i giocatori che seguiamo e ora si parla del nostro sistema anche negli Stati Uniti.
Questo mi fa molto piacere perché nonostante negli States esistano già statistiche avanzate, il nostro approccio risulta più efficace.
Fa piacere essere cercati anche dai migliori, che competono per essere tra i primi del World Ranking.
Ho assunto due persone nuove, ora siamo in quattro e assistiamo una trentina di giocatori. Cosa facciamo? Guardiamo e analizziamo dati incrociandoli e osservando le statistiche anche in base a come giocherà il campo.
Mi spiego: se i fairway sono stretti in quella settimana le statistiche racconteranno d’imprecisione, ma il motivo può essere proprio la difficoltà del campo che possiamo valutare analizzando l’intero field. Continuo a occuparmi personalmente dei consigli ai giocatori.
Dal prossima stagione aggiungeremo qualche servizio extra e non solo statistiche.
Ad esempio, prima di alcune gare, una ventina in Europa e negli States, manderemo una guida del campo personalizzata per indicare cosa fare in generale e poi in dettaglio in base alle bandiere, in relazione alle statistiche del singolo giocatore. Poi una mappetta personalizzata, considerando le tendenze del golfista e il campo che affronta.
Tra gli italiani lavorerò con Francesco Laporta.
Gli ottimi risultati di questa stagione sono tutti merito del suo talento. Dal prossimo anno collaboreremo per aumentare ulteriormente il suo livello. Quest’anno abbiamo seguito anche Andrea Pavan, che purtroppo ha avuto una brutta stagione. Dati e statistiche possono aiutare e dare indicazioni. Se il giocatore sta giocando bene il sistema può far migliorare ulteriormente, come una ciliegina sulla torta. Se però non si è in fiducia o si attraversa un momento difficile bisogna prima lavorare sulla tecnica e gli aspetti mentali.
Il 2022 sarà anche anno di novità per il Tour.
Il DP World Tour ha cancellato le gare con montepremi da un milione. Sino a quest’anno c’era una differenza enorme tra le gare top e le altre. Ora non più poiché quelle più piccole saranno da due milioni, risultando molto più appetibili. Penso sarà inevitabile che tutto passi sotto il cappello del PGA Tour e ben vengano gli accordi. Tornano Parigi e due campi belli in Olanda e in Belgio a fine aprile e a maggio. Un calendario completo e un ottimo passo avanti che servirà per il rilancio. Allora a tutti un sereno Natale e un 2022 ricco di successi.