Silvio Grappasonni fa il punto sul 2025 che vedrà al via sette azzurri sul DP World Tour, con due di loro anche in possesso della carta per il massimo circuito americano, record storico per il nostro golf.

Sono davvero entusiasta della stagione appena conclusa, gli azzurri sono stati eccezionali. Mai nella storia abbiamo avuto due italiani con la carta sul PGA Tour.

Se poi aggiungiamo le donne e rapportiamo questi risultati al numero dei golfisti in Italia, si può parlare di qualcosa di fenomenale. I nostri tecnici sono bravissimi. 

Dagli amateur Under 14 all’élite vinciamo un sacco di gare e questo si riflette sui tour professionistici.

I risultati attuali arrivano da investimenti fatti in passato ma dobbiamo ampliare la base perché, se incappassimo in una generazione senza talenti ci troveremmo a zero.

Inoltre, l’allargamento del numero di golfisti è necessario per migliorare le nostre strutture: abbiamo pochi percorsi di altissimo livello ma senza giocatori i conti non potrebbero tornare. Serve innestare un circolo virtuoso partendo dai campioni che abbiamo. 

A inizio stagione, senza timori, avevo già espresso grande fiducia.

Il punto di Silvio Grappasonni

Guido Migliozzi è un giocatore che mi piace molto e ha fatto un’annata eccellente.

Peccato sia arrivato a così poco dalla carta del PGA Tour, ma sono convinto che questa esperienza gli servirà e avrà presto la possibilità di rifarsi. 

Francesco Laporta è straordinario, perché è un campione del lavoro. 

Non conosce la fatica. È riuscito attraverso la dedizione a crearsi da solo, diventando un giocatore pari ai top player.

Giocava a fianco dei migliori senza nessun imbarazzo e con la voglia di vincere, non pensando al piazzamento.

Ricordiamo inoltre da dove è partito: una famiglia di non golfisti nel Sud Italia. Ha iniziato con Pietro Cosenza e ora lavora con Alain Vergari.

Ha cambiato marcia perché ha curato maniacalmente i dettagli che a questi livelli fanno la differenza. Ha lavorato bene e non ha lasciato nulla al caso, compresa la nuova mental coach, Nicoletta Romanazzi.

Ha ambizione e consapevolezza ed è entrato nei Top 50, cosa non da poco.

E di Matteo Manassero che vi devo dire?

Nello sport in generale è una storia bellissima. Una vicenda come la sua è incredibile, una rinascita forse seconda solo a quella di Tiger.

È risorto perché è un campione e ha una passione per il golf oltre ogni limite. Ho usato la parola resurrezione non a caso: partire dall’Alps e arrivare al PGA Tour dopo una crisi così profonda significa questo.

Matteo è intelligente e ha ben chiaro quello che deve fare. Vediamo come andrà in America su campi nuovi. 

Non credo avrà problemi di ambiente perché è molto empatico: buca lo schermo, è educato, affabile e piace al pubblico. Inoltre, ha un bagaglio di esperienza spaventoso e si approccia al PGA Tour nell’età giusta. Sarà dura ma sono fiducioso. 

Non dimentico Edoardo Molinari, che ci ha fatto vivere una gioia di tipo diverso ma altrettanto grande.

Pensate: con la sua carriera si è messo in discussione andando a giocare con i ventenni e vincendo il torneo per la carta! 

Anche Andrea Pavan ha avuto una bella stagione nonostante il calo nel finale. Ha ampi margini di miglioramento.

I due bastoni che fanno più danni sono il tee shot e il putt. Su campi facili si gestiscono, specie sui green lenti, ma su percorsi punitivi diventa difficile fare risultato.

Silvio Grappasonni su Molinari e De Leo alla QS del DP World Tour

Gregorio De Leo ha iniziato a giocare ad altissimo livello da pochi anni. È stato importante prendere al carta dalla Qualifying School.

Quelli come lui che toccano bene la palla trovano vantaggi sul tour maggiore perché su campi più facili si è più livellati.

E Francesco Molinari? Beh, dipende dalle motivazioni che troverà. Ma a lui possiamo perdonare tutto con quello che ci ha regalato in carriera.

Non è vecchio ma tira la carretta dal 2006: vent’anni con vittorie in tutte le categorie di gare del mondo.

Secondo me dipenderà solo dalle motivazioni perché la tecnica non sparisce. Sarà una stagione tutta da vivere!       

silvio.graps@gmail.com