Il golf non sarebbe stato lo stesso senza di lui.
Sono passati ormai quasi dieci anni dalla sua prematura e dolorosa scomparsa, il 7 maggio 2011 a soli 54 anni per un tumore al cervello, ma il suo ricordo è ancora vivissimo in ogni appassionato di golf e non solo.
Severiano Ballesteros aveva tutto per essere amato: carisma, talento, creatività, un vero artista dei fairway che ha fatto innamorare milioni di persone e avvicinarle al gioco, contribuendo alla sua crescita in ogni angolo del mondo, non solo in Spagna e in Europa.
È stato il primo europeo a vincere il Masters, nel 1980, e il primo spagnolo a salire sul trono del World Ranking, posizione che ricoprì per 61 settimane tra il 1986 e il 1989, l’apice della sua carriera.
Cinque major all’attivo (Masters 1980 e 1983, Open Championship 1979, 1984 e 1988), detiene il record assoluto del maggior numero di vittorie sull’European Tour, 50.
Ha ispirato generazioni intere e i sui magici recuperi da posti impensabili sono entrati nella leggenda del golf, così come il suo gioco corto, imbattibile per tocco e immaginazione.
Qui vogliamo ricordarlo anche attraverso alcuni piccoli dettagli, curiosità che forse in molti non conoscono ma che hanno contribuito a creare il suo mito.
1. Seve non ha mai usato in carriera una palla numero 3. Il motivo? Lo associava ai tre putt, l’incubo di ogni golfista…
2. Nella Ryder Cup del 1995 convinse il capitano europeo, Bernard Gallacher, a fargli indossare un completo blu anzichè verde, il colore delle divise scelte per il team quel giorno. Il blu era il suo colore preferito e lo metteva sempre nel giro finale di un torneo dalla sua vittoria nel Dutch Open del 1976.
3. Fu espulso da scuola quando aveva 12 anni per aver attaccato la sua insegnante. Dopo essere stato punito con bacchettate sulle mani per aver strappato delle pagine da uno dei suoi libri di testo, fatto che lui aveva negato, è andato a casa all’ora di pranzo ma i genitori erano a pescare. “Arrabbiato e sconvolto, mi sono seduto al tavolo e ho trovato una bottiglia di vino che mio padre aveva lasciato pronta per la cena”, raccontò lui stesso. “Ho bevuto un paio di bicchieri prima di tornare a scuola. Quando sono entrato in classe, ero così brillo che ho afferrato la mia insegnante e ho iniziato a maltrattarla. Non aveva altra scelta che espellermi”.
4. Il suo eroe da ragazzo era Gary Player. Lo incontrò per la prima volta nel 1972, quando fece da caddie alla Pro-Am dell’inaugurazione del La Manga Club. “La sua personalità ha avuto un impatto enorme su di me”, disse in seguito. “Quello che mi impressionò di Player era il suo livello di concentrazione e la straordinaria forza di volontà. Lo chiamavamo Manitas de Plata (“Piccole mani d’argento”, dal nome di un celebre chitarrista gitano della Camargue dell’epoca) perché aveva un ritmo magico e un tocco fantastico. Sapeva davvero come uscire da un bunker!”.
5. Ballesteros ha più putter di chiunque altro giocatore del Tour nella PING Gold Putter Vault, la stanza che raccoglie le repliche d’oro di tutti i putt vincenti della storia del brand. Ha usato il modello Scottsdale Anser per la maggior parte delle sue vittorie in carriera.
6. L’ex moglie Carmen, madre dei suoi tre figli, è la figlia del defunto Emilio Botín, ex presidente esecutivo del Gruppo Santander e uno degli uomini più ricchi e influenti di Spagna. Nel 2012 il suo patrimonio netto è stato stimato in 1,1 miliardi di euro.
7. Per oltre 20 anni Seve ha dormito con una pistola sotto il letto, per timore che in casa potessero entrare di notte dei ladri.
8. Nel suo primo anno da professionista, il 1974, fu aiutato finanziariamente da un medico di Santander, Cesar Campuzano. Quando Seve ottenne il suo primo major all’Open Championship del 1979, girò l’assegno di quella vittoria interamente a lui.
9. Durante la sua carriera da professionista ha vinto 90 titoli in ogni angolo del mondo. Ogni volta che conquistava un successo le campane della chiesa della sua città natale, Pedreña, in Cantabria, suonavano a festa.
10. Quindici anni prima che Ballesteros diventasse il primo europeo a vincere il Masters nel 1980, il fratello di sua madre, Ramon Sota, giocò il major ad Augusta chiudendo con un ottimo sesto posto.
11. Seve è stato il primo giocatore a raggiungere 1 milione, 2 milioni e 3 milioni di sterline in guadagni nella storia dell’European Tour.