Roberto Zappa propone alcuni piccoli accorgimenti ed esercizi per portare a casa il risultato in un momento di difficoltà e ritrovare così il giusto stato di forma

Capita spesso, specialmente verso la fine della stagione agonistica, di uscire fuori palla e di trovarsi in difficoltà magari proprio alle soglie degli ultimi match dei campionati sociali o di qualche interessante finale meritatamente guadagnata durante l’anno. 

In questo numero mi piacerebbe quindi dare alcuni suggerimenti su come affrontare questo momento e ritrovare quanto prima il giusto stato di forma. 

Partiamo da una buona sequenza di lezioni con il proprio maestro, a mio avviso fondamentali per avere i giusti consigli tecnici su cui lavorare.

Roberto Zappa: allenamenti più lunghi e frequenti

Credo che per ottenere un immediato miglioramento una lezione non sia sufficiente, soprattutto se della durata di solo mezz’ora.

Per questo motivo sarebbe meglio programmarne almeno cinque, una alla settimana o, meglio ancora, tre da un’ora con l’obiettivo di dare al nostro coach il tempo sufficiente per poter concretizzare il lavoro. 

Anche la nostra mente e il nostro corpo riusciranno in uno spazio temporale di circa un mese a ritrovare i giusti punti di riferimento.

Molte volte ho sentito alcuni giocatori lamentarsi di non colpire più bene la palla dopo la lezione ma, vi assicuro, che questo può succedere e il motivo è molto semplice.

È fuori discussione che in un qualsiasi gesto tecnico, soprattutto se complicato come quello del golf, per ottenere un buon movimento del corpo o una posizione differente della linea del bastone, vengano meno alcuni equilibri creatisi nella testa del golfista.

Il consiglio che mi sento di dare è quello di condividere queste sensazioni il più possibile con il maestro in modo da favorire il suo intervento e renderlo efficace il prima possibile.

Una volta raccolti i nuovi riferimenti tecnici, diventa fondamentale l’allenamento pratico tra una lezione e l’altra.

Parliamo anche solo di una sessione in driving range alla settimana se si ha poco tempo a disposizione.

Il mercoledì, ad esempio, credo possa essere il giorno migliore per svolgere questo tipo di percorso.

Roberto Zappa: esercizi mirati e diversificati

Quello che ritengo molto importante è la qualità degli esercizi, soprattutto in termini di attenzione.

Molti in campo pratica tendono a colpire una palla via l’altra, a volte senza nemmeno cambiare la posizione dei piedi o eseguire swing e posizioni differenti. 

Personalmente, ritengo fondamentale staccare la mente alla fine di ogni colpo e, ancora più importante, provare qualche swing senza colpire la pallina, la famosa prova “ignorante”.

Se ben fatta, marcando in modo deciso le posizioni ideali del corpo e del bastone, penso sia il modo migliore per educare i muscoli a farsi trovare pronti e nelle posizioni richieste e al momento giusto.

Ripetere tale prova più volte è il metodo più corretto per riprendere confidenza con lo swing, avere le stesse buone sensazioni anche in gara e, di conseguenza, muovere corpo e bastone nella maniera più simile a quella impostata con il proprio maestro. 

Questo tipo di allenamento è, a mio avviso, quello ideale per tenere sotto controllo sempre la nostra tecnica.

Il gioco corto e il putting

Una pratica corretta può fare un’enorme differenza proprio per riuscire a ottimizzare il poco tempo che abbiamo da dedicare al nostro gioco.

Senza dubbio il weekend di gare potrà trarne vantaggio e regalarci qualche soddisfazione in più. Non dimentichiamo infine di spendere altro tempo, magari proprio prima della partenza, per tenere sotto controllo anche il gioco corto e il putting, sfruttando i consigli già dati negli editoriali precedenti. 

Nell’ultimo numero dell’anno scopriremo come mantenere questo genere di lavoro con una preparazione indoor specifica per l’inverno, buona pratica e buon allenamento!   

r.zappa@italiangolfacademy.com