Dopo alcune stagioni nelle quali sentiva la necessità di cambiare tutto, Francesco Molinari pensa di essere ora sulla strada corretta e ritiene che i risultati arriveranno presto

Il Shriners Childern’s Open è stato un torneo particolare. Ho superato agevolmente il taglio e, nel complesso, è stata una settimana positiva.

Il risultato finale è stato condizionato da un blackout di sei buche nel terzo giro in cui ho perso ben sette colpi.

Nel golf a volte capitano episodi sfavorevoli di fronte ai quali serve lucidità, aspetto non sempre facile.

Se si perde la calma e si vuole strafare si rischia di sommare errori a quelli già commessi. Ed è quello che mi è successo dopo il primo doppio bogey a Las Vegas. 

Facendo però un’analisi del torneo, non voglio che sei/sette buche andate male cancellino una settimana nella quale ho visto parecchi progressi.

I prossimi impegni di Francesco Molinari

Dopo la gara sono rientrato in Italia e l’11 novembre sarò di nuovo negli Stati Uniti. Ripartirò per completare la stagione prendendo parte al Butterfield Bermuda Championship e al RSM Classic. 

A Bermuda sarà un esordio mentre a Sea Island ho già giocato. Non sono campi difficilissimi, percorsi sul mare, quindi esposti al vento.

Dopo questi due tornei la stagione sarà finita. Ho già fatto alcuni progetti per il 2025 e sarò ancora impegnato su entrambi i tour, europeo e americano.

Non ho avuto una stagione positiva come me l’aspettavo ed è arrivato il momento delle riflessioni e della pianificazione del lavoro.

Ho diverse idee e opzioni grazie alle mie categorie ed esenzioni. Per il 2025 cercherò d’impostare un calendario equilibrato, avendo la possibilità di scegliere la combinazione di tornei che mi dia il maggior numero di chance limitando, per quanto possibile, i viaggi lunghi e cercando di combinare diverse esigenze.

Tirare le somme

Rispetto agli ultimi quattro anni sono arrivato a fine stagione con altre sensazioni. 

In passato sentivo l’esigenza di rivoluzionare e fare cambiamenti radicali.  Quest’anno invece sento che la strada intrapresa è quella giusta e posso dare continuità a quanto fatto questi mesi durante l’inverno. 

Aggiungerò dei dettagli, senza grandi cambiamenti. Ora che il gioco lungo è migliorato ed è più affidabile mi concentrerò più sul gioco corto e sul putt, aspetti che diventano importanti e da migliorare per fare risultato.

Dal punto di vista fisico non credo cambierò molto. Quello che noto con il passare degli anni è che la mia attuale condizione fisica mi dà buone sensazioni ma vorrei trovare qualche modo per riuscire ad avere un migliore recupero nei viaggi. 

Quando sei giovane assorbi più velocemente i fusi mentre ora noto che quando arrivo a destinazione, specialmente andando in America, nei primi due giorni devo fare molta attenzione a dosare correttamente lavoro e recupero. Cercherò qualche soluzione per avere un aiuto in questo aspetto.

Sul fronte PGA e LIV non ci sono novità mentre nascono altre iniziative.

Francesco Molinari sulla lega tecnologica di Tiger Woods e Rory Mcllroy

Una di queste è la lega tecnologica creata da Tiger Woods e Rory McIlroy. È un prodotto nato per gli Stati Uniti visto orario e copertura TV (ESPN). 

È una novità che porterà curiosità e scetticismo: il field è importante con molti tra i migliori del PGA Tour e la gara dovrebbe essere più veloce e immediata rispetto a un torneo classico.

È curiosa la combinazione di tirare i colpi lunghi verso lo schermo e poi approcci e putt su green presenti in studio. È una novità interessante e credo che il golf abbia bisogno di qualcosa di diverso. 

In America molti si lamentano della ripetitività del prodotto golf e dei tornei classici, infarciti di continue interruzioni pubblicitarie.

Vediamo se questo nuovo format attirerà un pubblico più giovane visto che le nuove generazioni faticano a rimanere incollate alla TV per tante ore.

Anche il LIV cerca di rispondere alla stessa esigenza senza però allontanarsi dal golf.

Si gioca con partenza shot-gun e si fanno tre giri invece che quattro ma non c’è uno stravolgimento del prodotto classico.

Il TGW è più una esibizione, qualcosa che può essere complementare al PGA Tour. In più si gioca di lunedì prima dei tradizionali tornei, quindi non certo casuale.