A poco meno di due mesi dall’appuntamento clou della stagione, vi racconto come ci si avvicina alla sfida studiando le statistiche dei nostri avversari in ogni parte del gioco.
Sulla formula della Barracuda Championship
Il golf non sempre è uguale. Mi spiego. Il recente appuntamento al quale ho preso parte sul PGA Tour, il Barracuda Championship, (dove ha ottenuto il 39° posto, ndr), aveva la particolare formula a punti.
Quando giochiamo pensiamo sempre ai colpi ma, in questo caso, fare un birdie e un bogey dava un punteggio maggiore rispetto ai due par, quindi si è attaccato maggiormente.
Il match play è ancora diverso, perché subentrano dinamiche in base al vantaggio o alla difficoltà degli avversari.
Il Barracuda era una gara valida sia per il PGA che per il DP World Tour, con 40 giocatori europei invitati a partecipare. Quando capita mi piace andare negli USA dove, in generale, i campi sono tenuti meglio.
Diciamo che tutto è un po’ meglio per quanto riguardo riguarda il golf.
Sull’Open Championship
Dato il fuso orario ho seguito poco l’Open Championship che ha avuto poca suspense per la grande prova di Harman.
Nessuna sorpresa invece sul fronte europeo, con Rahm, McIlroy, Fleetwood, Hovland e Hatton in ottima forma. Sepp Straka per noi non è stata una novità. L’austriaco ha vinto sia lo scorso anno che in questa stagione ed è un giocatore che teniamo d’occhio.
Da papabile per entrare in squadra è diventato un probabile, anzi, molto probabile. Sul fronte europeo dieci giocatori sono già praticamente certi mentre sono in sei o sette a competere per i rimanenti due posti.
Tra gli americani pensiamo che nove componenti siano già stati scelti, anche se qualcuno di loro sta giocando male.
L’importanza dei numeri e delle statistiche per la Ryder Cup
Guardando i numeri che abbiamo sottomano, il livello della sfida è apparentemente equilibrato, siamo vicini agli americani.
Il monitoraggio avviene sulle due parti, quindi controlliamo sia i nostri che i loro. Sapendo contro chi si gioca si può decidere al meglio il setup del campo che, a grandi linee, è già delineato.
Andremo al Marco Simone qualche settimana prima a fare il sopralluogo per gli ultimi dettagli.
Oggi le statistiche sono precise. Si sa l’efficacia di ogni tipo di colpo da qualsiasi distanza. Già nel 2014 Paul McGinley aveva messo mano ai numeri.
Da allora sono sempre stati usati e, a ogni edizione, resi più specifici e dettagliati.
Il fine è cercare di mettere in difficoltà gli avversari conoscendo le zone del gioco dove sono meno forti dei nostri e, viceversa, dando più possibilità ai nostri rispetto agli americani.
Un tempo si diceva che loro fossero bombardieri mentre gli europei dotati di maggiore sensibilità. La differenza non è più come una volta, poiché molti dei nostri sono sul PGA Tour e il gioco è quindi molto simile.
Oggi si curano dettagli come il tipo sabbia da utilizzare nei bunker o la velocità dei green. Ma anche se sia meglio settare un par 4 perché si possa giocare al green o un par 5 da prendere in due, e così via.
Con Luke Donald il confronto è continuo e sappiamo pregi e difetti nostri e degli avversari.
Come sapete utilizzo i numeri da sempre ma quando li guardo per i clienti del mio servizio di analisi ho un numero di informazioni maggiori riuscendo a entrare nel merito anche del gioco.
In questo momento stiamo sviluppando una nuova piattaforma che richiede un po’ di tempo per la messa a punto, da inizio anno potremmo avere ulteriori clienti assecondando le numerose richieste.
Tra i giocatori che seguo Viktor Hovland è quello che ha avuto i miglioramenti maggiori sia per il gioco corto che nella strategia in campo.
Sta imparando a giocare bene su campi difficili dove prima faceva fatica, facendo scelte più ragionate e meno istintive.
Sta andando nella direzione giusta e penso che, visti i margini di miglioramento che ha ancora, sarà stabilmente tra i primi al mondo.
Lui sarà un punto di forza in Ryder mentre non avremo giocatori italiani. In squadra si entra per meriti sportivi e purtroppo la stagione di noi azzurri non è stata sufficientemente buona.
Ci potrebbe essere ancora la possibilità per mio fratello Francesco di entrare come vice capitano.
In tutto saremo cinque e ad oggi ne sono stati nominati tre. Donald sta valutando la situazione, ovviamente il coinvolgimento di Chicco sarebbe davvero fantastico.