Ascanio Pacelli riporta nel suo ultimo editoriale del 2024 le parole di Pino, uno dei soci del Golf Club Terre dei Consoli, che gli ha raccontato la sua storia attraverso otto messaggi vocali.
“Il golf è diventato una debolezza sentimentale, come la mia famiglia, i miei cani e i miei amici. Ed è proprio di questo mio amico che vorrei parlare in questa lettera indirizzata a te, Ascanio.
Durante una delle tante giornate passate al circolo, conobbi Silvio. Condividevamo la stessa visione della vita e del golf. Ironia e amore per questo sport hanno fatto da collante tra di noi durante i nostri giri in campo. Così è nata la nostra amicizia, tra palle sparate nei boschi o nei laghetti, tra una flappa e uno shank, tra un colpo meraviglioso e un putt sbordato. Ci divertivamo in attesa delle gare del weekend, dei match play e della sfida successiva.
Poi però arrivò ‘lei’, la mia malattia…
Quando la nomini fa molta paura, più di un cazzotto di Tyson. Le persone vicino a te quando ‘sanno’ cambiano espressione, guardandoti con pena e rassegnazione. La vita improvvisamente si trasforma. Tutto diventa buio, lacrime e disperazione hanno sopraffatto divertimento e voglia di fare. Anche le giornate con Silvio appaiono un lontano ricordo.
Iniziano le cure, ti senti e ti vedi tremendamente diverso. Dai bogey e par, dai colpi dal fairway ai green, sono passato a dover stare a letto malato con un corpo debilitato. Faccio fatica a fare qualsiasi cosa. Ma il mio amico, compagno di tante giornate sui campi, non molla, anzi.
Chiama tutti i giorni, e quando non riesco ad avere la forza di rispondere al telefono, si intrattiene con mia moglie.
Il tempo passa, lentamente recupero un briciolo di energie, e con esse anche la voglia di vivere e andare avanti. Silvio è sempre li, al mio fianco, con quel sorriso guascone e quel ciuffo ribelle.
Sempre pronto a venirmi a prendere a casa per portarmi al circolo, anche se non sono in grado neanche di impugnare un ferro.
Un giorno, mentre lo accompagnavo in campo, decido di grippare un putt, di vedere se la mia debolezza sentimentale è ancora li che mi aspetta.
Dopo qualche settimana, il putt si trasforma in drive ed eccomi nuovamente sul tee della buca 1, pronto ad affrontare e volare il lago che mio trovo davanti.
Quella palla vola, e io con lei. L’emozione è unica, indescrivibile. Un senso di libertà e amore mi travolge facendomi capire che ero nel posto e nel momento giusto.
Adesso ho ripreso (lentamente), e pur non sapendo come andrà a finire con ‘lei’, volevo dirti che tu, grande amico mio, hai fatto qualcosa di straordinario, dandomi l’energia e la voglia di combattere.
Credo di essere la testimonianza che l’amicizia nata in un campo di golf, è un’amicizia per tutta la vita.
Grazie Silvio, non ti dimenticherò mai”.
clubmanager@terredeiconsoli.it