Nel numero dedicato al turismo golfistico, Ascanio Pacelli vi porta alla scoperta dei suoi personalissimi dieci migliori campi giocati, una selezione che vi consiglia e che vi lascerà a bocca aperta.

Ho iniziato a giocare a golf quando avevo cinque anni, e chiudendo gli occhi, ricordo perfettamente la mia espressione nel poter mettere la palla sul tee in alcuni dei campi più belli del mondo.

In questo momento faccio però fatica a doverne escludere per raccontarvi solo dei dieci migliori.

Mi toccherà innanzitutto tralasciare quelli italiani, per non fare un torto a nessuno!

Come per film, ristoranti e hotel, non è possibile paragonare un percorso di 18 buche a un altro, viste le tante differenze tra natura, morfologia, mano dell’architetto, risorse a disposizione, etc.

La lista che ho fatto è in ordine cronologico.

La lista dei Top 10 di Ascanio Pacelli

Nel 1986 partecipai a una trasferta in Scozia con la Federazione, e ovviamente l’emozione di poter giocare nel “tempio” del golf mondiale, fu unica ed impossibile da dimenticare.

Visitammo tanti campi e oltre all’Old Course di St Andrews, quello che mi scioccò fu Carnoustie, anche per i 40 km/h di vento.

Mio padre ha organizzato per anni tornei amatoriali nei circoli e uno di questi era sponsorizzato dalla Thai Airways.

Mi aggiudicai la finale a Phuket, e mi ritrovai a mettere la palla sul tee della buca 13 del Blue Canyon, un par 4 dog-leg di 350 metri dove gli impavidi possono provare a tirare al green sorvolando un lago.

La soddisfazione fu immensa… al secondo tentativo!

Valderrama non ha bisogno di presentazioni.

I “Best of” americani

Stonebridge, che si trova a McKinney, in Texas, fu un break da una pratica estenuante durante i miei allenamenti con Hank Haney a Dallas.

Campo mostruoso, lunghissimo e stretto.

Molto spesso mi ritrovavo a dover tirare dei ferri 4 come secondo colpo nei par 4, o ferro 7/8 nei par 5 interminabili.

Chiedete a Silvio Grappasonni una sua opinione su questo campo..

Sherwood, in California, fu un grande regalo di Nicola Carraro, socio del circolo, che ci (a me e mia moglie Katia durante il nostro viaggio di nozze) diede la possibilità di poter giocare su di un campo fuori dall’immaginazione.

Circondato da castelli e ville super lussuose, il percorso, più volte sede di un torneo del PGA Tour, è forse il massimo in termini di esclusività e qualità, oltre ad avere un disegno mozzafiato.

Ho giocato più volte a Loch Lomond, vicino Glasgow, poiché Gianluca, mio grande amico, era lì socio.

Cosa dire, un posto magico, 18 buche che ti rimangono nel cuore per la loro bellezza, e soprattutto aver condiviso quelle esperienze con una banda di golfisti seriali e un
giocatore del livello di Peppo Canonica.

The Bear’s Club a Jupiter, in Florida, il circolo dove gioca abitualmente Jack Nicklaus e da lui disegnato nel 1999, mi rimarrà sempre in mente, non solo per il suo spettacolare e
impeccabile tracciato.

Stavo approcciando prima di partire, quando una ragazza nel raccogliere le sue palline dal green mi venne a salutare: era Michelle Wie.

Il più bello per Ascanio Pacelli

Chambers Bay, è senza dubbio il campo più incredibile che abbia mai visto e su cui abbia
mai giocato.

Diciotto buche estrapolate da una vecchia miniera, un links scozzese alle porte di Seattle, con un solo albero (fuori dal campo), una ferrovia stile anni 30 e la baia di Tacoma di sfondo.

Per questo ho deciso di mettere questa foto che rende l’idea di come il golf sposi perfettamente la natura.

Talisker, davanti alle montagne di Salt Lake City, è un campo molto esclusivo dove l’eccellenza fa da padrone.

Pensate che per essere soci dovete acquistare una mega villa (da milioni e milioni) e pagare 13mila dollari al mese per poter usufruire del golf e delle facilities della comunità: cinema, bowling, un secondo percorso in costruzione e tanto altro.

Ci sono tre buvette sparse per il campo grandi come un’accademia, dove potrete prendere qualsiasi cosa (e la scelta è veramente ampia) e non pagare nulla.

Con 13mila dollari al mese mi verrebbe da dire: “E te credo…”.

clubmanager@terredeiconsoli.it