Con la Toscana, la mappa italiana del golf punta poco alla volta verso il verde. Salgono così a cinque le Regioni in cui i campi sono aperti al gioco. Le altre sono l’Abruzzo, il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia e il Veneto. In queste quattro, i relativi Presidenti (Marco Marsilio, Massimiliano Fedriga, Nello Musumeci e Luca Zaia), hanno emesso ordinanze molto simili in cui si cita espressamente il golf, per la ripartenza .
Diversa la situazione in Toscana. Senza fare riferimento specifico al nostro sport, la Regione presieduta da Enrico Rossi nella sua Ordinanza N. 50 comunque scrive: “È consentito andare anche ad allenarsi in impianti pubblici o privati all’aperto senza l’uso di spogliatoi o altri spazi chiusi.” Queste condizioni sono ovviamente rispettate nel golf.
Come conseguenza, i Presidenti dei Circoli toscani si sono riuniti ieri sera in videoconferenza. Dopo una lunga discussione, è stato deciso di riprendere l’attività. Cristiano Bevilacqua, direttore del club più antico e prestigioso della Regione, Firenze Ugolino, ci ha confermato che il campo tornerà aperto da domani.
Lo stesso vale per altri Circoli, mentre altri ancora riprenderanno nei prossimi giorni. Il motivo della differita apertura risiede nella necessità di completare tutte le operazioni per consentire il gioco in osservanza delle regole igienico-sanitarie valide in tutto il Paese.
Abbiamo già riferito ieri della lettera inviata a tutti i club italiani dal Presidente della Federgolf, Franco Chimenti. La comunicazione chiarisce il fatto che “la Federazione non porrà obiezioni ai Circoli che decidessero di riavviare le proprie attività sociali e sportive”. Unico vincolo, il già citato e completo rispetto delle norme igieniche inserite nell’ultimo DCPM del Governo.
E nel resto d’Italia?
Alcuni Circoli nelle altre Regioni, fra cui l’Emilia Romagna, hanno, qui e là, preso la decisione di riaprire i battenti dei loro campi. Si aspetta a livello nazionale il via libera generale che, augurandoci la costante diminuzione del numero dei contagi, non dovrebbe tardare.
Il ministro Vincenzo Spadafora ha già dichiarato che all’inizio della prossima settimana presenterà al Comitato tecnico scientifico proposte per la riapertura di palestre, centri danza, circoli sportivi e di tennis. «Appena saranno validate le linee guida, vorrei inserire nel decreto che parte dal 18 maggio la possibile apertura di questi centri».
Speriamo davvero che, ormai, manchi davvero poco al semaforo verde. E intanto prepariamoci al primo tee shot, affilando i ferri del mestiere.