Dopo il lockdown, anche la Scozia riapre al golf. A partire dal Royal & Ancient Golf Club di St Andrews. Proprio da oggi 29 maggio sono ammessi giocatori in campo, anche se solo soci su quattro dei sette campi riuniti nel gruppo del St Andrews Links. Si tratta del mitico Old Course, del New, dell’Eden e del Balgove (quest’ultimo di nove buche). Restano invece chiusi per il momento Jubilee, Strathtyrum e l’ultimo nato in ordine di tempo, The Castle, inaugurato nel 2008 e unico che non si trova nella “penisola” di St Andrews.
In Inghilterra il golf amatoriale era già ripartito qualche giorno fa dopo il lockdown, il 13 maggio, mentre la Scozia aveva preferito aspettare. Come Galles e Irlanda del Nord. E comunque la ripartenza avviene oggi con nuove regole e limitazioni, visto che numerosi club scozzesi riprenderanno solo l’8 giugno. Anche in Gran Bretagna le polemiche sono state molto vibranti per il blocco, confrontando il semaforo verde concesso ad altre attività all’aperto e negato invece al golf.
Il via libera parte comunque da un presupposto restrittivo. Si può giocare da soli o con i componenti dello stesso nucleo famigliare. Il numero consigliato per il momento è di flight da due golfisti, che possono salire a tre o quattro solo se conviventi e con un attento distanziamento durante la partita. Non sono per il momento ammessi nei club giocatori che non siano regolarmente soci iscritti in un determinato circolo. Né tantomeno chiunque presenti sintomi quali febbre o tosse.
I tee time sono regolamentati a discrezione dei Circoli, con 12 minuti come distanza minima consigliata fra i flight. Vietate al momento le gare. Se però i club decidessero di farne disputare una, dovrebbe rientrare nella regola esposta sopra, e cioè con partecipanti tutti appartenenti allo stesso club. Le partenze dovranno essere conservate per il periodo di sei settimane, per consentire in caso di bisogno un eventuale tracciamento del contagio.