Quattro splendidi campi, di cui tre collegati a un resort. Questo il regalo che la provincia di Grosseto ha pronto per i golfisti italiani, costretti come tutti a centellinare gli spostamenti, in questo terribile periodo.
Ma se appena è possibile muoversi, avendo voglia e tempo a disposizione per un break speciale, potrebbe essere la soluzione ideale anche in autunno inoltrato. Il microclima della zona è abbastanza benevolo e, tanto per fare un esempio, la temperatura media in gennaio a Punta Ala è di 9 gradi.
Dopo aver parlato nei numeri scorsi del lago di Garda, uno dei comprensori golfistici italiani più completi e ricchi di fascino, stavolta ci trasferiamo in Toscana.
Protagonista è la parte centrale della Maremma, che appunto coincide con la provincia di Grosseto.
Questa vasta e affascinante area è centrata nella zona antistante al Tirreno e si estende anche in due appendici a nord (l’Alta Maremma, sotto Livorno) e sud (denominata laziale, fra Viterbo e Roma).
In totale un’estensione di oltre 5.000 chilometri quadrati, fra macchia mediterranea, ondulate o aspre colline, cintati a occidente dalle onde del mare.
La fotografa alla perfezione Dante nell’Inferno: “Non han sì aspri sterpi né sì folti / quelle fiere selvagge che ‘n odio hanno / tra Cecina e Corneto [Tarquinia, ndr] i luoghi cólti.”
Ai tempi, quella terra era amara e inospitale soprattutto per le sue ampie zone malariche. Secoli dopo, mentre aveva iniziato una bonifica idraulica e agraria, la malattia fu fatale allo stesso granduca Ferdinando III.
Gli successe il figlio Leopoldo II, che continuò in quell’impresa impegnando migliaia di operai. Poco alla volta, anche grazie all’aiuto di brillanti menti come quella di Giuseppe Mazzanti, denominato “il fattore di Bolgheri”, la zanzara anofele venne cancellata dalla Maremma. A cominciare dal 1830.
E oggi questa meravigliosa terra è una vera oasi naturale, difficilmente riscontrabile in altre aree italiane per estensione e livello di conservazione dell’ambiente. Ci sono voluti decenni perché la sua selvaggia bellezza fosse nota e apprezzata.
Se non la conoscete ancora, perché non prendere in seria considerazione qualche giorno da dividere fra golf e relax in mezzo alla natura?
Seguiteci e scoprirete quattro buoni motivi per avventurarvi in Maremma.
Si chiamano Argentario, Punta Ala, Pelagone e Terme di Saturnia. In attesa che arrivi un quinto, importante tassello a 18 buche. In riva al mare, in quel di Follonica.
ARGENTARIO
ll magnifico hotel a 5 stelle, accanto alle sue 73 spettacolari camere e alla Spa di quasi 3.000 metri quadrati, affianca a uno dei più interessanti campi da golf dell’epoca moderna.
Disegnato da Baldovino Dassù e David Mezzacane, quello dell’Argentario è un 18 buche di grande respiro capace di sfidare anche i giocatori meglio attrezzati tecnicamente. La PGA of Europe gli ha assegnato il prestigioso riconoscimento di PGA Nation Golf Course Italy.
E per sottolineare l’altissimo livello del percorso, all’Argentario Golf Club è in fase di ampliamento la Practice Area e si sta realizzando anche una nuova Golf Academy supertecnologica.
A guidare questa meravigliosa eccellenza italiana c’è da sempre Augusto Orsini, vero protagonista di tutto il progetto.
È inoltre recente l’inaugurazione della nuova clubhouse. Moderna, luminosa e con ogni tipo di servizi, completa in modo ideale il bellissimo percorso inaugurato nel 2006.
Il campo, convertito a bermuda e oggi nettamente migliorato anche per i continui interventi (l’ultimo il rifacimento integrale di tutti i 100 bunker) si trova in una meravigliosa area naturale protetta. A soli cinque minuti c’è la Riserva Naturale Duna Feniglia e a 25 km il celebre Parco dell’Uccellina.
La Laguna di Orbetello, la vicina Porto Santo Stefano, il mare e i pendii di Monte Argentario offrono panorami di incredibile bellezza.
Tutt’attorno al campo, che è bio eco-compatibile, si incontrano boschi di sugheri e ulivi secolari.
Simbolo del golf, la straordinaria quercia ultracentenaria che difende il green della 13. E non è difficile incontrare lepri, scoiattoli e daini, una specie che è vera protagonista nel resort dell’Argentario (poi vedremo perché).
In aggiunta, un’infinita varietà di specie di uccelli. Da molti anni dirige le operazioni al golf club il direttore Ottavio Coppola
Oltre ai campi della Maremma che incontrate in questo articolo, dall’Argentario in circa un’ora si raggiunge il Royal Golf La Bagnaia, a breve distanza da Siena. Un’occasione in più per unire il gioco su un magnifico percorso alla visita in una delle città-gioiello italiane.
Ed è ai massimi livelli la vasta struttura ricettiva, un hotel esclusivo che interpreta il lusso con uno stile moderno e originale. Ognuna delle camere, sottolineata da eleganti boiserie scure, è dotata di un’ampia terrazza e delle ultime tecnologie in fatto di intrattenimento e comfort.
Per chi ama lo sport, oltre al golf, campi da tennis e padel, calcetto, aree attrezzate per yoga e ginnastica, percorsi da jogging e bike, vela, gite a cavallo. A disposizione degli ospiti il bellissimo centro benessere, la palestra, il coiffeur, l’estetica, le piscine interne ed esterne.
Protagonista dei servizi offerti dalla struttura grossetana il noto ristorante gourmet, che deve il suo nome ai già citati daini.
“Dama dama” è infatti la denominazione scientifica della specie e sempre all’aggraziato esponente della famiglia dei Cervidi è dedicato il simbolo del ristorante.
Propone specialità della cucina locale e toscana interpretate da piatti genuini e gustosi, preparati con prodotti locali o addirittura realizzati dal resort, come il magnifico olio.
Proprio nella direzione di prodotti a chilometro zero si sta dedicando un’ampia area del resort. Dopo l’olio, ecco il miele ed entro breve la frutta.
Questa impronta, fortemente ecologista, viene confermata dalla decisione di rendere tutta la struttura a impatto ambientale zero.
L’obiettivo dovrebbe essere raggiunto entro tre/quattro anni, ma già oggi molti kilowatt sono disponibili grazie a un grande impianto fotovoltaico.
Per chiudere un cenno alle meravigliose ville e cottage affacciati sul campo. Ne sono state realizzate sei, sul progetto complessivo che ne prevede una trentina.
Affittabili anche per brevi periodi, garantiscono agli ospiti una serie di servizi di eccezionale livello.
Progettate per vacanze ultra-lusso, garantiscono esclusività e privacy e le comodità di un hotel a 5 stelle. Soggiornando nelle ville sono infatti a disposizione tutti i servizi del resort.
PUNTA ALA
In una zona di rara bellezza, che si specchia nel Tirreno e si riflette nella fronteggiante Isola d’Elba, Punta Ala affonda in un mare verde di pini marittimi.
È uno dei percorsi più particolari e affascinanti d’Italia, con buche intriganti, fairway non larghissimi, impegnativi, e soprattutto alcuni scorci mozzafiato sul mare.
Gli alberi sono una vera meraviglia naturale che ha anche difeso Punta Ala da eccessivi interventi edilizi. Sul percorso di golf, sono i protagonisti assoluti delle 18 buche.
Celebre per il suo attrezzato porto e per lo yacht club, questa frazione di Castiglione della Pescaia deve parte della fama e del fascino che la contraddistinguono anche al campo disegnato da Giulio Cavalsani, storico architetto del golf italiano.
Il circolo di Punta Ala, che nel 2014 ha festeggiato i suoi primi 50 anni, rappresenta da sempre un punto di riferimento per la straordinaria bellezza dei fairway intagliati nel bosco.
Accanto a pini domestici e marittimi, il patrimonio verde s’infoltisce con sughere, lecci secolari, querce e cespugli d’albatro.
Un vero piacere per la vista, a cominciare dalla buca 1, sicuramente nella top ten italiana per il superlativo colpo d’occhio che sa offrire dai suoi tee.
L’ultima area di partenza è probabilmente unica nel nostro panorama nazionale.
È stata realizzata sulla nuova, splendida terrazza che rappresenta la chicca della clubhouse, un piano sopra la struttura già esistente.
Il colpo d’occhio è di quelli indimenticabili.
Il panorama spazia dall’Isola d’Elba e dalla torre Hidalgo (una fortificazione cinquecentesca) fino a raggiungere il Promontorio di Piombino, stendendosi lungo tutto il golfo di Follonica.
Quelle di Golf Club Punta Ala sono buche mosse e richiedono più precisione che potenza, concluse da green di dimensioni medie, quasi tutti ondulati. In mancanza di ostacoli d’acqua, la difficoltà più evidente è rappresentata dai suoi splendidi alberi, che stringono la visuale e obbligano a colpi molto studiati.
Davvero riuscita la ristrutturazione della clubhouse, voluta da Fernando Damiani, presidente e proprietario del circolo, e dal figlio Lorenzo, ottimo giocatore molto impegnato nella gestione del campo e della struttura. Già pronto inoltre il bellissimo progetto di una foresteria.
Comprenderà una ventina di stanze, collocate in un’eccellente posizione, sulla sinistra della clubhouse, e metterà a disposizione dei suoi ospiti ogni comodità.
A cominciare dalla piscina con vista sul campo e sul Tirreno.
TERME DI SATURNIA
Per raggiungere questo splendido resort, bisogna entrare nel cuore profondo della Maremma. Ad aspettarvi le complesse e impegnative 18 buche del suo golf, firmato da Ronald Fream, allievo del grande Robert Trent Jones Senior.
Terme di Saturnia è senz’altro uno dei campi più impegnativi d’Italia. Ricco di mound, ostacoli d’acqua e di sabbia, propone green molto ampi e piuttosto mossi.
Il percorso si estende su oltre 70 ettari di un terreno aspro e movimentato, su quale sono state ricavate buche molto differenti fra loro, capaci di entusiasmare giocatori con un buon bagaglio tecnico.
La presenza di ben cinque tee mitiga però le difficoltà che il percorso non ha timore di nascondere.
Fin dalla buca 1 (superbo par 5 con partenze sopraelevate, e grande lago sulla sinistra), Terme di Saturnia mostra i suoi “muscoli”.
Diametralmente opposto a quello di Punta Ala (pochi gli alberi e grandi spazi a disposizione, con molte zone coperte da macchia mediterranea) ma altrettanto spettacolare, il percorso è un magnifico rifugio per caprioli, istrici, lepri e fagiani, che si incontrano spesso nelle prime ore del mattino.
Il campo è stato progettato nel rigoroso rispetto delle norme per la salvaguardia della natura locale.
Di recente, Terme di Saturnia Golf ha ottenuto infatti la prestigiosa Certificazione GEO, tra le più accreditate e ambite a livello mondiale.
Signature hole del percorso la 13, intrigante e complesso par 4 tagliato da due serpeggianti ostacoli d’acqua.
A disposizione del campo, la caratteristica clubhouse in pietra, capace di conquistare anche il palato con piatti della tradizione maremmana, a cominciare dall’onnipresente cinghiale.
A gestire il club, fin dalla sua nascita, il direttore Procolo Sabbatino.
Per una sosta a tavola più raffinata, a disposizione anche i due ristoranti del superlativo resort di Terme di Saturnia.
Il clima mite della Maremma toscana e la presenza delle calde acque termali rendono il golf ideale per giocare tutto l’anno.
Terme di Saturnia Natural Destination è il resort situato in un edificio storico del 1919, non distante dal borgo medievale di Saturnia.
Membro di The Leading Hotels of the World, di Starhotels Collezione e Virtuoso, l’elegante resort a 5 stelle abbracciato alla secolare sorgente termale si presenta come un vero omaggio alla storia e all’autenticità che fanno di Terme di Saturnia un’icona nel mondo dell’ospitalità e del benessere.
L’acqua che da 3.000 anni sgorga ininterrottamente dal cuore della terra, si trova all’interno di un cratere alla temperatura di 37,5° C e garantisce cure termali celebri in Italia e non solo.
A disposizione degli ospiti 124 camere e suites, ristrutturate ed arredate secondo il concetto di toscanità moderna, impreziosite dall’importanza del “fatto a mano” e da finiture contemporanee.
Le aree comuni, dall’ingresso con camino fino alla biblioteca del bar, sono state ripensate completamente.
Nuovo il Patio, punto di incontro della struttura, è un vero salotto per pause rigeneranti, con all’interno un pop-up bar.
Da ricordare infine l’innovativa e pluripremiata SPA & Beauty Clinic, luogo in cui gli ospiti ricevono consulenze personalizzate da un’equipe specializzata, scegliendo fra numerosi trattamenti quelli più adatti.
La gamma delle prestazioni comprende massaggi, medicina e trattamenti estetici, servizi specialistici, consulenze nutrizionali, cure termali.
IL PELAGONE
Immerso tra oliveti e alti cipressi, il percorso del Golf Club Toscana è stato disegnato dal britannico Keith Preston. Aperto nel 1999, è un piacevolissimo 18 buche inserito in una bella cornice naturale. Situato fra le colline della Maremma toscana, ne mette in evidenza alcuni splendidi scorci ricoperti di verde. Par 71, per i tipi di green molto differenti richiede un buon bagaglio tecnico.
Anche le buche, ondulate o in piano, propongono vari andamenti dei fairway.
Il meraviglioso panorama toscano, unito a un clima piacevole che permette di giocare tutto l’anno, rende il campo del Golf Club Toscana un’esperienza sempre piacevole.
Il percorso non ha grandi ampiezze e quindi richiede un gioco preciso, dal momento che i molti ostacoli d’acqua entrano in gioco su varie buche. I green sono caratterizzati da molteplici ondulazioni e quindi devono essere interpretati con molta attenzione.
Da tenere in considerazione anche numerosi out che rendono il gioco più impegnativo e richiedono un certo studio del tracciato per scegliere la tattica giusta.
Dopo una bella partita di golf, è un piacere godersi tutte le comodità del resort Il Pelagone.
Sono 123 gli ampi appartamenti dotati di ogni comfort, molti dei quali dispongono di un piccolo giardino. Il resort è composto da due differenti zone.
Il “Villaggio” è immerso fra i sentieri costeggiati da oleandri, pini e cipressi, mentre il “Borgo”sfrutta un design moderno e si trova in un’area più aperta.
Questa bella struttura toscana offre piscine e molti servizi per il wellness, con massaggi, sauna, bagno turco, cabina a raggi infrarossi e il Toscanella Beauty Center.
Al ristorante, specialità tipiche del territorio maremmano e regionale. Per tutti questi motivi, una settimana al Pelagone è senz’altro un’ottima idea per qualche giorno di buon golf e relax.
E in un punto ideale, lontano dalle zone più affollate, da cui si può andare alla scoperta degli altri golf club della zona.