Giocare a golf in modo sostenibile è la missione che, da diversi anni a questa parte, sta espandendosi nella maggior parte dei circoli italiani.
La sostenibilità ambientale è un modello di sviluppo che guarda al futuro delle risorse naturali e alla loro capacità di rigenerarsi.
Ecco perché il “golf sostenibile” è da intendersi come un concetto “olistico”.
Non solo perché strettamente connesso con quello economico e sociale, ma perché riguarda la totalità delle nostre azioni.
Il mondo del golf italiano sta perciò diventando sempre più green non solo grazie alle diverse iniziative e progetti come “Impegnati nel Verde” e “GEO”, ma adottando anche strumenti che permettano di ridurre l’inquinamento favorendo la mobilità elettrica, vera e propria rivoluzione per contrastare la crisi climatica cercando di ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente.
Nei paesi europei la mobilità elettrica sta riscuotendo sicuramente un maggior successo rispetto all’Italia anche grazie al numero di colonnine di ricarica.
In Olanda se ne contano 37mila, in Germania oltre 27mila, in Francia 25mila e nel Regno unito con 19mila colonnine.
In questa graduatoria ci collochiamo notevolmente indietro rispetto agli altri Stati ma, dall’inizio del 2019 a questa parte, la situazione sta nettamente migliorando arrivando a quota 8mila postazioni per la ricarica dell’auto elettrica.
Anche in numerosi circoli si stanno progressivamente disponendo i punti di ricarica. I costi di ricarica dalle colonnine pubbliche variano molto in base all’azienda che le gestisce.
In linea di massima, la media è di 45-50 centesimi per ogni kWh prelevato, ma a questa media si devono aggiungere una serie di variabili perché alcuni fornitori offrono tariffe flat.
Superate queste soglie si paga a consumo: 45 o 50 centesimi a kWh, dipende dalla velocità della colonnina usata.
Il Golf Club Margara si è affidato a Enel X per le sue due torrette in corrente alternata.
Gian Marco Griffi, direttore del circolo piemontese, trova che il binomio tra golf e mobilità elettrica rispecchi a pieno la filosofia del circolo:
“Possedere un’auto elettrica fa bene all’ambiente e all’ecologia, così come noi addetti del settore teniamo alla sostenibilità dei nostri tappeti erbosi. Ma non solo, pensiamo ai tempi di ricarica. Anche se la nostra torretta è a ricarica veloce (massimo due ore), il golfista può lasciare la sua macchina ibrida o elettrica in carica e godersi la giornata in campo. Questa soluzione è ideale anche per chi, come noi, ha un hotel favorendo l’ingresso del turismo proveniente da Germania, Francia e Svizzera dove l’utilizzo dell’elettrico è di gran lunga maggiore del nostro”.