Alla guida di EV3, il nuovo SUV compatto di Kia, tra le più efficienti full electric sul mercato per ricarica, autonomia e prestazioni, andiamo alla scoperta di una referenza assoluta del nostro settore in tema di qualità, il Gardagolf Country Club.
Ormai da molti anni Kia ha fatto breccia nel cuore di un numero sempre maggiore di appassionati di auto.
Il motivo è presto detto: brand riconosciuto a livello mondiale, ha nella sua vision quella di offrire soluzioni di mobilità sostenibile che ispirino il movimento in tutto il pianeta.
In qualità di Sustainable Mobility Solutions Provider, Kia sta guidando la diffusione di veicoli elettrificati ed elettrici a batteria e sta sviluppando una gamma crescente di servizi di mobilità, incentivando le persone a cercare i modi migliori per viaggiare.
Le sue vetture ne sono la riprova assoluta. A partire dall’ultima creazione, EV3, nata per stabilire nuovi standard nel segmento dei SUV elettrici compatti, forte di un’autonomia di 605 chilometri da leader del segmento e un design degli interni innovativo, che ottimizza spazio, comfort e accessibilità.
EV3 è il primo SUV compatto elettrico dedicato di Kia. É stato progettato per superare ogni aspettativa, soddisfare lo stile di vita degli automobilisti e affrontare qualsiasi viaggio. Un nuovo punto di riferimento per design, efficienza e prestazioni in un segmento di mercato in continua espansione.
Gardagolf Country Club
A noi è toccato il piacere di testarla nella versione top di gamma, la EV3 GT-line Plus, proprio nei giorni del suo lancio sul mercato italiano, e lo abbiamo fatto visitando un’altra eccellenza assoluta del nostro settore, il Gardagolf Country Club.
Da Milano alla sponda occidentale del Lago di Garda il viaggio scorre veloce, immersi nell’atmosfera moderna, raffinata e tecnologica di EV3.
Poco meno di 150 chilometri per scoprire il piacere di una vettura che cattura sin dal primo sguardo per le sue linee accattivanti, regalando una guida elettrica emozionante, potente e affidabile.
Il circolo di Soiano del Lago, con le sue magnifiche 27 buche, è una referenza golfistica di prim’ordine del nostro paese e una delle più frequentate dal turismo golfistico internazionale.
Il segreto sta nel clima particolarmente piacevole di questa zona, nello stupendo paesaggio in cui è incastonato, nella meticolosa cura del campo e, in particolar modo, nella tecnicità e nella completezza del tracciato, uno dei più completi a livello nazionale.
Nato 40 anni fa da una brillante intuizione di Riccardo Pisa e di Giorgio Simonini, che capirono l’enorme potenzialità di un campo da golf nella zona meridionale del Lago di Garda, le prime 18 buche (rosso e bianco) furono inaugurate nel 1986, nate dalla collaborazione tra Golf & Gardens e lo studio inglese Cotton, Pennick, Steel & Partners.
Quattro anni dopo furono realizzate le terze nove, il percorso giallo, progettate da Carlo Carozza che a Gardagolf ha ricoperto per diversi anni il ruolo di direttore.
Si estende su una superficie di 110 ettari, a pochissima distanza dal Garda e modellato sulle ondulazioni della Valtenesi, immerso fra cipressi, pini, lecci e ulivi.
Grazie al particolare microclima della zona, anche in inverno regala giornate incantevoli e ideali per giocare a golf, come quella in cui lo abbiamo visitato.
La splendida club house è uno dei punti di forza di Gardagolf
A disposizione di soci e visitatori due sale ristorante, una delle quali situata in una piccola ed elegante veranda con incantevole vista sulle colline e sul lago, e una raffinata e moderna zona bar. La ristorazione è da sempre una delle indiscutibili eccellenze di Gardagolf.
Il ristorante Bucadiciannove, dal 1996 gestito da Valentino Baronio, è uno dei più apprezzati d’Italia grazie all’arte culinaria dello chef stellato Piercarlo Zanotti.
Premiato lo scorso anno con il Champagne Perrier-Jouët Golf Restaurant Awards come miglior ristorante del nostro paese, è in corsa per il titolo anche in questa edizione 2024, i cui vincitori verranno decretati a inizio della prossima stagione.
Incontriamo per conoscere le ultime novità il presidente Orlando Tradati, al secondo mandato alla guida del circolo, e il direttore Loris Vento, a Gardagolf ormai da nove anni e premiato dall’AITG nel 2016 come miglior direttore di golf in Italia.
“Siamo partiti quest’anno con dei lavori molto importanti – ci racconta Tradati -.
Innovazione e modernità per il circolo
Il circolo, che ormai ha quasi 40 anni di vita, aveva bisogno di essere rinnovato in maniera efficace sia nell’ambito del campo sia in quello della club house.
In accordo con la proprietà, abbiamo investito 1 milione e 700mila euro per mettere a norma l’impianto idraulico e quello elettrico, abbiamo sistemato gli spogliatoi e abbiamo poi messo mano al campo, iniziando il rifacimento di tutti i bunker.
Attualmente sono già stati realizzati i 4/5 di quelli del percorso da campionato (rosso e bianco), mancano ancora quattro buche del percorso rosso che verranno completate entro la fine dell’anno. Poi, nel 2025, partiremo con i lavori sul percorso giallo, che contiamo di finire a marzo”.
“A livello gestionale è stato un anno non facile – prosegue Loris Vento – perché abbiamo dovuto operare delle chiusure importanti sia della club house che del campo per eseguire i lavori necessari.
Non si è trattato di un semplice rifacimento dei bunker ma di un lavoro di rimodellamento e riposizionamento di questi.
Lo studio e il restyling lo ha curato l’ingegnere Pierfrancesco De Simone, seguendo i consigli e le indicazioni di celebri professionisti legati al nostro circolo, da Matteo Manassero a Nino Bertasio così come gli attuali maestri, Franco e Andrea Maestroni e Luca Frigerio, che hanno fornito importanti feedback sul loro nuovo collocamento.
Ingrandimento dei tracciati di Gardagolf
Complessivamente siamo passati da una superficie di quasi 15mila metri quadrati di bunker agli attuali 7/8 mila. Avevamo tra i tre tracciati una novantina di ostacoli di sabbia, ne abbiamo chiusi una ventina, rimodellando le aree con erba.
Un lavoro necessario per stare al passo con il gioco e le attrezzature moderne che hanno reso oggi il Championship Course ancora più bello da affrontare a livello strategico.
Due buche inoltre risultano completamente diverse: la prima è la 16 (la 7 del percorso bianco), che ora presenta un nuovo green e l’inserimento di un ostacolo d’acqua frontale.
Sarà rifatto anche il tee e oggi si presenta come una buca molto più difficile rispetto a prima ma molto più bella e completa. L’altra è la 7 del percorso rosso, in cui è stato completamente rimodellato l’avantgreen e tutta la zona antistante e circostante il green.
Sono stati tolti tutti i bunker, lasciando una superficie molto ampia, e al posto dei bunker è stato realizzato anche in questo caso un ostacolo d’acqua, un piccolo ruscello che fronteggia il green, il tutto su suggerimento di Matteo Manassero. I feedback sono ottimi, sia da parte dei turisti, sia da parte dei buoni giocatori”.
Un luogo di grande lustro golfistico
Nella sua gloriosa storia Gardagolf ha ospitato per ben tre volte l’Open d’Italia in edizioni di grande livello tecnico, ricordate per la vittoria di Bernhard Langer nel 1997, per l’ultima gara italiana dell’indimenticato Severiano Ballesteros (2003, successo dello svedese Mathias Grönberg) e per il testa a testa tra Francesco Molinari e Thorbjørn Olesen nel 2018, vinto da quest’ultimo solo alla 18.
Una storia che, con il restyling completo del Championship Course, ha ora tutte le carte in regola per ripetersi presto, come lo stesso presidente e direttore si auspicano.
Ma, come dicono entrambi, il primo obiettivo ora resta quello di portare il club a un livello ancora più premium.
“Non possiamo lamentarci del risultato economico di questo 2024 – prosegue il presidente Tradati -, fortunatamente il nostro circolo attira da sempre molti turisti.
Ultimamente abbiamo deciso di appoggiarci a una società di marketing, il Gruppo WISE. Stiamo collaborando con loro per strutturare una comunicazione più efficace soprattutto nei rapporti con l’estero.
Quest’anno abbiamo rilevato un leggero calo del turismo tedesco che soffre una situazione economica non brillante. Nello stesso tempo, abbiamo incrementato le presenze da paesi dell’Est europeo, come la Romania e la Repubblica Ceca.
Nuovi propostiti per il 2025 per Gardagolf
Ci auguriamo quindi che nel 2025, sistemato definitivamente il campo in maniera perfetta, i risultati siano ancora più positivi”.
Gardagolf detiene e mantiene da tempo la certificazione GEO, una delle più ambite e prestigiose nel mondo del golf e più in generale nel settore sportivo e del tempo libero.
Il rispetto dell’ambiente e delle biodiversità sono i principali parametri di valutazione GEO. Vengono monitorate tipologie dei trattamenti, qualità di ambiente, acqua ed energia utilizzata per manutenzione di campo e strutture accessorie.
In ossequio alle disposizioni contenute nella certificazione GEO, sul campo di Gardagolf non vengono quindi utilizzati pesticidi chimici per il trattamento del manto erboso.
“Siamo molto orgogliosi dei riconoscimenti green che abbiamo ottenuto, la certificazione Geo così come quella di Impegnati nel Verde per il nostro patrimonio arboreo – specifica Vento -.
Quest’anno, inoltre, siamo in corsa per la certificazione Impegnati nel Verde per la Biodiversità, per la salvaguardia e la cura di tutte le specie animali autoctone qui presenti.
Non è difficile imbattersi durante il gioco in splendide gru e aironi cenerini, così come molti altri. Queste bellissime specie vivono in un ecosistema molto apprezzato, soprattutto dai turisti.
Attenzione alla sostenibilità e all’ambiente
In più, non dimentichiamoci che Gardagolf ha una produzione di miele proprio, contribuendo in questo modo anche alla salvaguardia di una specie, le api, in serio pericolo di estinzione”.
Anche la splendida club house è stata oggetto di importanti lavori, poco visibili agli occhi meno attenti ma particolarmente importanti in tema di sicurezza.
“Gardagolf ripone sempre molta attenzione alle norme e alle regole in tema di salubrità ed efficienza.
Per questo motivo siamo intervenuti con importanti lavori per l’efficientamento termico della centrale e la messa a norma di tutti gli impianti della club house, del rimessaggio car e del caddie master.
Anche gli spogliatoi sono stati sistemati ma senza grandi modifiche. Il tutto nell’ottica di rendere la nostra struttura sempre più efficiente, completa e rispettosa dell’ambiente circostante”.
Il turismo a Gardagolf
L’anima turistica del circolo si rispecchia anche nelle numerose attività in cui è da anni coinvolto per far conoscere sempre più la sua struttura sia in Italia ma soprattutto all’estero.
“Per la promozione su vari piani, member, corporate e turismo, stiamo elaborando uno studio a 360 gradi con il Gruppo WISE – conclude Vento -.
Siamo presenti sul mercato turistico e nelle principali fiere, in Germania, Francia, Svezia e Inghilterra.
In questi anni abbiamo stretto relazioni con vari tour operator a cui ci appoggiamo da tempo.
Abbiamo attivato una collaborazione con tre circoli simili per caratteristiche al nostro, gli Historical Italian Golf Club, che fanno parte di questa direttrice est del Nord Italia, ovvero Bergamo, Franciacorta e Verona.
Insieme facciamo gruppo e forniamo ai soci un importante benefit che consente a loro di giocare negli altri club.
A livello internazionale ci auguriamo ovviamente di fare qualcosa di più con i mercati del Nord Europa. Al momento puntano ancora tanto su Spagna, Marocco e Turchia e guardiamo con attenzione anche il turismo asiatico, in continua crescita.
Le premesse per fare bene dopo gli importanti investimenti fatti ci sono tutte”.
Al presidente Tradati spetta la chiusura: “Credo che Gardagolf possa senza alcun dubbio essere annoverato tra i golf di maggior prestigio del nostro paese per l’eccellente livello delle sue strutture e dei servizi.
Gardagolf: un circolo sempre più esclusivo
Il mio desiderio, prima di passare la mano, è quello di fare un ulteriore step, per diventare un circolo sempre più esclusivo.
Se miglioriamo in maniera importante le comunicazioni e i servizi che offriamo possiamo crescere ancora. Abbiamo tutte le carte in regola per essere uno dei club più importanti d’Europa.
Il prossimo anno l’Open d’Italia sarà all’Argentario. Noi abbiamo già espresso alla Federazione la nostra disponibilità per tornare a ospitare il torneo nei prossimi anni.
Con un campo ancora più bello e aggiornato ai tempi moderni lo spettacolo non potrà che essere assicurato”.
Kia EV3: l’elettrico su misura
È il nuovo SUV 100% elettrico di dimensioni compatte di Kia. Forte di un design innovativo, di una motorizzazione elettrica leader del settore e di molteplici soluzioni funzionali ed innovative, EV3 mira a rendere accessibile la straordinaria experience dei SUV elettrici di Kia a una platea molto più ampia.
Con un’autonomia di guida nel ciclo WLTP che arriva fino a 600 km e una capacità di ricarica rapida, è in grado di fornire una risposta esauriente alle perplessità più ricorrenti che ancora riguardano i veicoli elettrici.
Presenta un abitacolo spazioso che può ospitare comodamente cinque persone.
Ampiezza ed efficenza
È stato concepito come uno spazio improntato alla massima funzionalità ed efficienza, simile a uno abitativo, proprio per essere apprezzato in viaggio e anche nelle fasi di ricarica.
Un display widescreen da quasi 30 pollici – suddiviso in un quadro strumenti da 12,3, un pannello da cinque dedicato al sistema di climatizzazione e da un ulteriore display AVN da 12,3 – permette il comando touch, senza interruzioni, delle diverse funzionalità, tra cui quella di controllo del clima con una grafica chiara e immediata completa di informazioni intuitive.
Lo schermo si sviluppa fino al centro del cruscotto, permettendo anche al passeggero anteriore un comodo accesso alle funzionalità di intrattenimento e navigazione.
Le funzionalità di EV3
Molte delle funzioni di EV3, tra cui il drive mode, il cruise control, l’intrattenimento e la navigazione, sono accessibili e controllabili attraverso i pulsanti al volante.
Una serie di pulsanti posti sotto lo schermo centrale permette di gestire in modo intuitivo varie funzioni come la mappa, i contenuti multimediali e il sistema di configurazione del veicolo.
Monta un propulsore elettrico all’avanguardia a trazione anteriore, progettato sulla specifica piattaforma modulare globale elettrica (E-GMP) del Gruppo ed è alimentato da batterie di quarta generazione.
EV3 Standard viene offerto esclusivamente con una batteria da 58,3 kWh, mentre la variante Long Range ha una batteria da 81,4 kWh.
Entrambi i modelli utilizzano un motore elettrico da 150 kW/283 Nm, che garantisce un tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h di 7,5 secondi e una velocità massima di 170 km/h. Quattro gli allestimenti: Air, Earth, GT-line e GT-line Plus.
Kia ha dotato EV3 di una serie di funzionalità ultra-avanzate di sicurezza, guida, comodità e ricarica solitamente prerogativa dei SUV elettrici di grandi dimensioni.
Questo determina un netto miglioramento nell’esperienza di utilizzo di un EV e, di fatto, rappresenta un notevole passo in avanti nell’attuale offerta del segmento dei SUV compatti, garantendo un’esperienza di guida innovativa e decisamente superiore rispetto ai veicoli con motore a combustione interna (ICE).
Prezzo: a partire da 35.950 euro, versione testata nell’itinerario GT-line Plus 48.250 euro