Al debutto all’Open Championship ha incantato il Royal St. George’s, portandosi a casa meritatamente la sua prima Claret Jug in carriera e il suo secondo titolo major a distanza di un anno dal primo (PGA Championship).
Dietro al successo di Collin Morikawa c’è indubbiamente un talento innato e tanto tanto lavoro. Ma una parte importante del suo trionfo arriva anche dall’attrezzatura, che proprio alla vigilia del major britannico il 24enne californiano ha strategicamente settato per performare al meglio nei quattro giorni di gara sui links di Sandwich.
Morikawa ha apportato un cambiamento significativo al suo set up dei ferri dopo la sua prima esperienza sui links della settimana precedente allo Scottish Open, una modifica che è risultata al termine decisiva.
Lavorando a stretto contatto con Adrian Rietveld di TaylorMade e con lo staff del Tour dell’azienda di Carlsbad, Collin ha cercato di ottimizzare i ferri medi e corti giocati dal fairway del links inglese, notoriamente più duri rispetto alle abituali superfici erbose dei campi americani.
“Quando mi è arrivata la sua richiesta dopo lo Scottish Open gli ho detto che dovevo pensarci. Si sentiva come se stesse colpendo male i ferri dal fairway ma non riusciva a capire il perché – ha commentato Adrian Rietveld.
Prima della settimana dell’Open Championship Morikawa aveva in sacca un set combo della Serie P700 di TaylorMade, composto dal ferro 4 P770, dai ferri 5 e 6 P7MC e dal modello P730 (dal 7 al PW). Dopo un po’ di discussioni e guardando Collin eseguire la sua routine di riscaldamento, Rietveld ha notato che il problema poteva essere nel passaggio dal ferro 6 (P7MC) al 7 (P730) a causa della diversa geometria della suola dei due modelli.
“Mentre si stava scaldando il suono all’impatto del P730 non era simile a quello solito generato da Collin, era leggermente diverso da quello che ero abituato a sentire – aggiunge Rietveld. Invece quando prendeva in mano il P7MC il suono tornava il suo tipico”.
“Ho deciso quindi di cambiare il set up – ha proseguito Morikawa – nei ferri dal 7 al 9, che di solito sono dei blade. Sono passato ai P7MC perché non riuscivo a trovare il centro della faccia all’impatto. Allo Scottish Open non li sentivo partire come al solito anche se il mio swing era corretto e lo facevo bene. È stata l’ocasione perfetta per capire che dovevo cambiare qualcosa prima dell’Open Championship se volevo performare come faccio normalmente”.
“Diciamo che un ferro 7 spinna a 7.000 giri/min e parte con un angolo di lancio di 14-15 gradi, quindi quando effettua un draw probabilmente il P7MC spinna a circa 6.600 giri/min. Con il P730 era da 6.200 a 6.300 giri/min, un po’ troppo. Lo spin del P7MC lo avrebbe aiutando a controllare maggiormente la distanza una cosa che doveva sapere” – ha precisato Adrian Rietveld.
Un altro cambiamento significativo che Morikawa ha fatto alla vigilia dell’Open Championship è stato aggiungere peso al suo putter TP Juno. Giocando tutto l’anno su green più veloci, quelli del PGA Tour, Collin aveva faticato parecchio allo Scottish Open la settimana prima.
Ancora una volta lavorando a stretto contatto con Adrian Rietveld, Morikawa ha cambiato i pesi nel suo TP Juno passando da 2,5 grammi su tacco e punta (5 grammi in totale), a 7,5 grammi tra i due estremi, aggiungendo un totale di 10 grammi al putter.
“È un processo normale quando i green sono lenti. Sento che il mio colpo sul putt è buono – diceva alla vigilia dell’Open Championship il californiano – devo solo calcolare bene la velocità. È un’esperienza formativa, spero di riuscire a settarmi in fretta”.
E visto come è finito il torneo non ci ha messo davvero molto a capirlo…
Ecco la sacca completa con cui Collin Morikawa ha conquistato il 149° Open Championship:
Driver: TaylorMade SIM 8.0
Legno 3: TaylorMade SIM 14.0
Legno 5: TaylorMade SIM2 19.0
Ferri: TaylorMade P770 (4), TaylorMade P7MC (5-9), TaylorMade P730 (PW)
Wedge: TaylorMade MG2 50°, MG2 Hi-Toe 60°
Putter: TaylorMade TP Juno
Palla: TaylorMade TP5 2021